Turno infrasettimanale per l’OraSì che incontra Roseto al PalaCosta. A guidare la squadra ospite ecco Vangelis Mantzaris, grandissimo playmaker, vincitore due volte dell’Eurolega con l’Olympiacos. Con quale spirito affrontate questa partita con la seconda in classifica?
“Dopo la bellissima partita che abbiamo giocato a Bisceglie, con purtroppo le ingenuità nel finale che ci hanno privato di una vittoria meritata, abbiamo voglia di tornare a giocare e non vediamo l’ora di andare in campo contro Roseto che ha questo campione straordinario ma che è in generale un’ottima squadra, anzi una super squadra fatta per vincere il campionato. È nelle prime posizioni in classifica, ma questo lo guardiamo fino a un certo punto perché siamo concentrati su quello che dobbiamo fare noi anche in relazione al nostro momento di emergenza in quanto ci mancheranno ancora sia Nikolic che Guardigli (che non è ancora a posto avendo ripreso solo da qualche giorno dall’infortunio alla caviglia, ndr)”.
Nella partita contro Bisceglie avete provato nuovi assetti che vi hanno permesso di gestire l’importante assenza di Nikolic: quali equilibri hai trovato più funzionali al momento?
“Gli equilibri sono quelli che siamo riusciti a mettere insieme nei tre giorni precedenti la sfida con Bisceglie quindi con un assetto più piccolo, più leggero, più intenso, più di corsa sempre tenendo presente che possiamo giocare anche con Onojaife e De Gregori insieme, se i falli ce lo consentiranno”.
Roseto ha questo playmaker di talento assoluto e tanti altri giocatori di grande rilievo ma non hanno più Poletti. Che ne pensi?
“Poletti è stato infortunato diverse volte ma Roseto ha sempre vinto perché è una corazzata e hanno uno straordinario ispiratore di tutto il gioco qual è Mantzaris. Oltre a lui ci sono altri ottimi giocatori: come cambio del greco c’è Durante, un playmaker ancora giovane che sta facendo veramente degli ottimi campionati ed è molto bravo. Santiangeli è un giocatore che vale la serie A2 perché ha fisico, altezza, talento ed è tiratore eccezionale e, oltre a lui, hanno Donadoni che sale dalla panchine ed è un super atleta. Nel ruolo di quattro utilizzano Guaiana che però sarebbe un tre e con lui, sotto canestro, hanno anche Klyuchnyk che è molto, molto alto e molto, molto forte con mani buone e buonissima posizione profonda: è veramente difficile da marcare perché è davvero molto alto. Oltre a questo centro ucraino di scuola italiana, hanno Tamani, lungo di colore e super atleta, capace nell’uno contro uno, col gancio destro e bravo a rollare e a ribaltare l’attacco. Insomma, è una squadra davvero molto forte. Questo lo sappiamo e questo ci deve dare ancora più motivi per alzare ancora di più il nostro livello di gioco”.