Il caro energia rischia di penalizzare fortemente le industrie ceramiche, uno dei principali comparti, in termini di produzione e posti di lavoro, in Emilia-Romagna. A questo proposito il consigliere di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo interroga la Giunta per chiedere se si sta attivando, in autonomia o col governo per sostenere il settore.
“Alcune aziende del distretto ceramico modenese- ha spiegato Barcaiuolo- hanno già iniziato a rallentare e a sospendere parte della produzione, spegnendo progressivamente i forni in cui avviene la cottura delle piastrelle. In particolare, sul rifornimento di argille si rischia di assistere a un collasso delle industrie ceramiche, stritolate tra i prezzi esorbitanti del gas e la carenza di materie prime, sempre più pressante anche per via della guerra in Ucraina”.
Dati alla mano, il consigliere ha ricordato che “le imprese di Confindustria Ceramica esportano a livello mondiale circa 364 milioni di metri quadri di ceramica, di cui 3,2 milioni (lo 0,88%) tra Russia e Ucraina. La produzione 2021 è stimata da Prometeia in 458 milioni di metri quadrati, in aumento del 12% rispetto al 2019. Le esportazioni sono salite a 367 milioni di metri quadrati, equivalenti a un +13%”.
“Nonostante questo quadro positivo- ha aggiunto- esistono aziende che stanno attivando la cassa integrazione pur in presenza di ordini sostanziosi, mentre altre usano strumenti quali la fermata per manutenzione o il porre in ferie gli addetti per prendere tempo. Il tutto potrebbe avere ricadute pesantissime sulla produzione e sull’occupazione, in un comparto che conta 19.600 dipendenti, che diventano 40mila se si calcola l’indotto”.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia, infine, Barcaiuolo ha ribadito che “a livello regionale c’è la possibilità di contribuire almeno in parte all’autonomia energetica del Paese potenziando le concessioni già in vigore per l’estrazione di gas metano nel Mare Adriatico, che non richiederebbe l’autorizzazione a nuove trivellazioni né la perforazione di nuove riserve”.
Il consigliere ha presentato un’interrogazione per chiedere sostegno al settore ceramico, che rischia di essere penalizzato dal caro energia, con pesanti ripercussioni per l’occupazione