Brutto episodio sabato mattina in pieno centro a Faenza, a discapito delle raccomandazioni di questi giorni e dei sacrifici delle ultime settimane. Un noto bar nei pressi di Piazza del Popolo aveva infatti organizzato un servizio “take away” in barba alle disposizioni nazionali e regionali e del tutto approssimativo, senza nessun riguardo per le norme di sicurezza. Il tutto aveva dato vita anche ad un affollamento in Corso Mazzini che non è passato inosservato a tutti coloro che stamattina sono transitati dal centro. Molti i passanti che si sono fermati incuriositi e ne hanno approfittato per prendere un caffè, nonostante fosse ancora in vigore il divieto.
Le nuove norme consentono il servizio “take away” ma solo a determinate condizioni: può entrare un cliente alla volta nel locale, bevande e alimenti non possono essere consumati sul posto o all’esterno, non è consentito l’uso di tavolini fuori dal locale (anche se in molti hanno chiesto un cambiamento della norma), devono essere vietati gli assembramenti e, ovviamente, non possono essere utilizzate stoviglie di ceramica. Ma soprattutto, le ordinazioni devono essere prese tassativamente telefonicamente o via internet, non al banco. Tutte norme prontamente violate questa mattina: molti clienti, serviti dal banco che si affaccia su Corso Mazzini, dopo aver consumato, ne hanno approfittato per fermarsi e scambiare quattro chiacchiere con altri clienti, con i passanti o con i gestori del locale; in pochi, anche all’interno del locale, indossavano sistemi di protezione idonei; le ordinazioni venivano prese direttamente al banco; lungo il corso, oltre ad un cartello che richiamava l’attenzione delle persone, erano stati allestiti alcuni tavolini, dove era concesso appoggiarsi per consumare in “tranquillità” il caffè, dotati anche di bustine di zucchero e posacenere; ad alcuni clienti, caffè o cappuccino venivano versati in tazze o tazzine di ceramica, il tavolo poi veniva ogni tanto pulito in maniera non conforme alle attuali disposizioni di sanificazione.
Ricevuta la segnalazione di quanto stava accadendo, è intervenuta la Polizia Locale, che ha allontanato tutte le persone presenti fuori dal bar, per poi chiedere al titolare di interrompere immediatamente il servizio organizzato. Per l’esercente solo una diffida, essendo di fatto la prima violazione commessa alle attuali norme.
Quello di Corso Mazzini non è stato tuttavia l’unico bar nel quale oggi sono dovuti intervenire gli agenti della Polizia Locale. Altri locali sono infatti stati sorpresi a fornire un servizio ad oggi non ancora consentito, con i clienti radunati in piccoli gruppi fuori dalle attività. Nei confronti dei trasgressori è stata tenuta sempre la stessa linea d’intervento: nessuna sanzione, ma avvertimenti