Il bando rifiuti regionale che dovrebbe assegnare il servizio per i prossimi 15 anni nel distretto Ravenna-Cesena ha attirato le critiche dell’Antitrust: troppo grande il territorio e troppo lunga la concessione, due caratteristiche della gara che finirebbero per favorire grandi aziende già impegnate nel settore, escludendo piccole e medie imprese. Dopo la bocciatura dell’autorità garante per la concorrenza, il Movimento 5 Stelle presenterà durante il prossimo consiglio comunale un’interpellanza:

“PREMESSO CHE:

  • in un bollettino divulgato pochi giorni fa, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (nota anche come Antitrust o AGCM) denuncia senza mezzi termini quello che noi sosteniamo da tempo, cioè che alcune delle previsioni dei bandi per l’affidamento della gestione rifiuti del bacino a cui aderisce il Comune di Faenza, risultano in evidente contrasto con la normativa a tutela della concorrenza e con l’orientamento espresso precedentemente dall’Antitrust. Nello specifico, ci si riferisce alla durata degli affidamenti di 15 anni, definita “palesemente sproporzionata” rispetto ai tempi di recupero degli investimenti e non in linea con l’orientamento delle precedenti indagini che definiscono che la durata ottimale degli affidamenti non debba superare il quinquennio, e all’eccessiva ampiezza dei territori oggetto dell’unico affidamento.

CONSIDERATO CHE:

  • l’Antitrust ha definito questi elementi “idonei a limitare significativamente la partecipazione alle gare da parte di medie e piccole imprese a vantaggio degli storici operatori di mercato”.

RITENUTO CHE:

  • le amministrazioni dei nostri territori, la Regione, i comuni e l’Agenzia territoriale Atersir, che hanno consentito ad Hera una gestione in proroga per 7 anni, hanno quindi poi confezionato un bel bando a beneficio dello stesso soggetto;
  • Hera, per noi non il partner giusto per la gestione dei rifiuti, ha ampiamente dimostrato di gestire gli stessi come un business su cui fare utili, che lucra sulla mancata attuazione di politiche di riduzione dei rifiuti e di differenziazione. Sanzionata in passato dalla stessa Antitrust per 1,9 milioni di euro per abuso di posizione dominante nei mercati ed incurante dei danni che discariche ed inceneritori producono sul territorio.

VISTO CHE:

  • ora l’AGCM, dopo queste precise e gravi denunce, attende di conoscere le iniziative che le amministrazioni e l’Agenzia vorranno intraprendere per assicurare le corrette dinamiche concorrenziali alla luce delle criticità segnalate.

SI CHIEDE AL SINDACO ED ALL’ASSESSORE COMPETENTE:

  • cosa pensano delle gravi segnalazioni dell’AGCM
  • cosa risponderanno e che posizione intendono prendere”