Ha preso il via oggi al Pala de Andrè la Fiera delle imprese balneari organizzata dalla Cooperativa spiagge Ravenna. Il sindaco Michele de Pascale interverrà nella giornata di domani, venerdì 16 febbraio, alle 10.30, in occasione del convegno tecnico sul tema del rinnovo delle concessioni demaniali marittime.
“La Fiera dei balneari – dichiara de Pascale – è un’occasione molto importante per il settore turistico del nostro territorio. Quest’anno si tratta di un’edizione profondamente rinnovata, che mostra lo straordinario motore economico legato all’attività degli stabilimenti balneari, in un contesto nel quale è però purtroppo evidente la gravissima responsabilità della politica nel non aver affrontato e risolto in questi anni le vicende delle concessioni demaniali e dell’applicazione della direttiva Bolkestein, con tutte le incertezze e le conseguenze negative che questo comporta.
Gli stabilimenti balneari in questi anni hanno sì, investito, ma se avessero avuto certezze sul proprio futuro avrebbero potuto farlo molto di più. Ad oggi non c’è ancora una norma che tuteli il valore economico delle imprese e non è chiaro nemmeno il meccanismo di riconoscimento degli investimenti. Se in Italia si parla, a ragione, di una difficoltà di tutto il settore del turismo balneare rispetto ad altre mete internazionali, tanta responsabilità è da attribuirsi proprio a tutta la politica e alla sua incapacità di affrontare e risolvere la materia delle concessioni.
Il Comune non ha a tutt’oggi una norma chiara da applicare. La competenza è infatti del Parlamento e del Governo e auspichiamo che ci sia uno spazio di intervento anche per la Regione Emilia-Romagna. È evidente che, come Comune, saremmo chiamati ad attuare un contesto normativo definito anche qualora non lo condividessimo. Ma, in ogni caso, dopo anni e anni di ritardi, non ci si potrebbe chiedere di agire in fretta. Stiamo parlando di un bene preziosissimo, di un comparto e di un distretto di eccellenza con imprese e imprenditori capaci, professionali e innovativi. Se di procedure ad evidenza pubblica si parla e se queste devono premiare la competenza e la capacità di saper fare il proprio lavoro, gli imprenditori romagnoli non hanno nulla da temere. Le amministrazioni comunali devono però avere il tempo ed essere messe nella condizione di poter costruire procedure che premino il merito, senza lasciare spazio a eventuali speculazioni che possono distruggere il modello romagnolo. La Romagna funziona con servizi di alta qualità a prezzi giusti, questa è la sua chiave di successo e se tale meccanismo venisse rotto peggiorando i servizi e alzando i prezzi, cosa che potrebbe succedere se non si studiassero bene le procedure di evidenza pubblica, questo rischierebbe di essere un disastro per tutto il distretto turistico romagnolo e non solo per le imprese balneari. Ecco perché pretendiamo di avere a disposizione delle normative e dei tempi tali da poter fare le cose nel modo giusto”.