A soli 50 giorni dalla scadenza delle concessioni demaniali marittime vigenti regna l’incertezza più totale sul futuro del comparto balneare.
Questo governo ignavo, incapace, pericoloso, non ha dato ancora nessuna indicazione ai comuni costieri che, in pochi giorni, saranno obbligatoriamente chiamati ad indire le gare. Dal 1° gennaio 2024 ci saranno inevitabilmente ricorsi a pioggia, contenziosi, e nessun funzionario comunale si assumerà la responsabilità di firmare ulteriori proroghe, già bocciate in tutte le sedi giurisprudenziali italiane e comunitarie.
Nel frattempo non si hanno nemmeno notizie dal governo sugli sbandierati confronti con l’Europa in merito alla mappatura delle spiagge, che nelle debolissime visioni della destra consentirebbe di non applicare la Bolkestein in Italia.
Nubi sempre più scure si addensano sul futuro del comparto balneare e su quello di tante località balneari che necessitano di certezze e di un orizzonte chiaro su cui progettare e pianificare investimenti per aumentare la competitività e affrontare le sfide che si presenteranno nei prossimi anni.
Diciotto mesi fa il M5S ha presentato un’ottima riforma delle concessioni demaniali che rispondeva agli interessi del Paese e dei cittadini su un bene pubblico, garantendo maggiori diritti, concorrenza e regalando certezze ai concessionari. Molti imprenditori balneari compresero che non si poteva continuare a ‘scappare’ dalla Bolkestein e condivisero l’impostazione della nostra riforma. Venne però rigettata dalle associazioni di categoria dei balneari che hanno sempre preteso che nulla cambiasse, posizione sostenuta dai partiti di destra. Ora le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”.