Si sta discutendo, in Consiglio comunale il bilancio preventivo del Comune di Ravenna.
Nel dibattito è intervenuto il consigliere del PD, Idio Baldrati che ha sottolineato alcuni aspetti del settore sociale e assistenziale. “L’attuale mancanza di fondi – ha detto – è correlata al fatto che negli anni precedenti parecchie risorse erano state stanziate per fronteggiare l’emergenza Covid. Ora ci troviamo di fronte a un calo delle risorse ma ci auguriamo che le rimesse del Governo possano integrare il budget. La legge di bilancio 2022 ha incrementato il “Fondo per la disabilità e la non autosufficienza” di 50 milioni di euro negli anni 2022 e 2023 per specifici progetti da finanziare e ciò potrebbe permettere di rinforzare gli investimenti locali.
Il piano di investimenti da 109 milioni di euro proposto nel bilancio potrebbe sembrare sovradimensionato ma tiene conto di progetti che abbiamo preparato per poter partecipare alle candidature previste dal PNRR. Potremmo definirlo un ‘cassetto dei sogni’ che però sta prendendo forma in quanto sono già stati avviati i bandi nei quali abbiamo già candidato due nuovi nidi.
Per concludere vorrei evidenziare come il piano degli investimenti tenga conto delle richieste dei consigli territoriali i quali hanno richiesto opere importanti per le località del comune, dalle piste ciclabili alla manutenzione delle strade.”
Anche Alessandra Folli ha commentato: “Il Documento unico di programmazione e il bilancio riflettono chiaramente i principi ispiratori del programma di mandato, ovvero la salute al centro declinata sui diversi programmi e obiettivi che lo compongono. Per l’istruzione e i giovani si è partiti da alcune valutazioni sulla qualità riconosciuta dei servizi e da criticità da tenere in considerazione, come l’evoluzione demografica e i costi che portano alla necessità di focalizzare l’attenzione su interventi mirati e rimodulazioni.
Gli impegni di parte corrente per questo ambito rappresentano il 20% del totale e riguardano attività e servizi per l’infanzia, la scuola, i giovani e l’alta formazione. Dietro ai numeri ci sono servizi e progetti come il coordinamento pedagogico territoriale che assicura la qualità dei servizi, l’appoggio educativo, i progetti per il tempo extrascolastico e per i nuovi linguaggi, per l’orientamento e altri ancora.
L’attenzione per la scuola si vede anche sul fronte del piano degli investimenti: il 25% degli investimenti, quindi circa 28 milioni di euro, sono destinati ad interventi per la scuola. Parliamo di efficientamento energetico, adeguamento sismico, nuovi nidi e nuove scuole, palestre e mense. E anche qui ritroviamo un principio importante del programma di mandato: il policentrismo. Se si guarda il piano degli investimenti, per il settore scuola e più in generale per tutti i settori, si vede chiaramente che l’obiettivo perseguito è quello di coinvolgere tutte le aree territoriali in un processo di rinnovamento in funzione dei bisogni e delle priorità.”