Nuove opportunità di business per le imprese italiane nei Balcani occidentali, con un focus particolare sulla Bosnia Erzegovina: questo il tema dell’affollata iniziativa, promossa e realizzata congiuntamente dalla Camera di Commercio Italo-Bosniaca e dalla Camera di commercio di Ferrara Ravenna, in collaborazione con Promos Italia e con il sostegno del Consorzio Banche Popolari, CNA, Confartigianato, Confcooperative e Legacoop Romagna.
“L’ avvio dei negoziati di adesione con la Bosnia Erzegovina lo scorso mese di marzo rappresenta un momento storico per il Paese – commenta Matteo Leoni, presidente della Camera di commercio Italo-Bosniaca – e apre opportunità straordinarie anche sul piano economico che dobbiamo cogliere sia come imprenditori che come istituzioni”. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto, assieme a qualificati rappresentanti del mondo camerale della Bosnia-Erzegovina, sulle opportunità di cooperazione emergenti da tale prospettiva europea, in modo particolare in quei settori in cui la necessità di miglioramento tecnologico del mercato balcanico per allinearsi agli standard comunitari può trovare risposta nella eccellente offerta di know-how innovativo delle imprese italiane.
“Abbiamo ritenuto di impegnarci in questa iniziativa – afferma Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio Ferrara Ravenna – perché abbiamo proprio a Ravenna la Camera di commercio Italo Bosniaca, una nostra ‘costola’ che opera dal 1996 e con un ufficio a Sarajevo dal 2001, insieme alla quale possiamo offrire alle nostre imprese tutti gli strumenti necessari per andare su questo mercato per fare del business”.
Presente all’incontro anche il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che ha sottolineato l’importanza, soprattutto in questo difficile frangente storico, di potenziare la collaborazione con tutta l’area dei Balcani Occidentali, favorendone l’ingresso nella comunità europea. “Una collaborazione – afferma de Pascale – che dovrà portare con sé concetti come la transizione energetica, la logistica, lo sviluppo industriale, lo sviluppo turistico e anche politiche integrate sull’Adriatico. Tanto lavoro da fare ma anche ottimi presupposti per farlo”.
In collegamento video da Sarajevo, l’ambasciatore italiano in Bosnia Erzegovina, Marco Di Ruzza, ha sottolineato come l’Italia possa giocare un ruolo essenziale per l’ integrazione europea e la stabilità del Paese. Sul piano economico, le già eccellenti relazioni bilaterali, con l’Italia primo paese esportatore in Bosnia-Erzegovina e secondo partner commerciale complessivo dopo la Germania, potranno trarre ulteriore vantaggio se le nostre aziende sapranno cogliere le opportunità che il vicino mercato balcanico offre in questa fase cruciale di avvicinamento all’Europa.
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