Le scuole non si toccano e non si strumentalizzano i bambini e le bambine per fini elettorali, mai!
Un candidato consigliere della Lega Ravenna si è presentato nella mattina di ieri davanti a una scuola dell’infanzia con il chiaro intento di strumentalizzare per fini politici e di propaganda elettorale una questione, quella degli accessi con il green pass nei servizi educativi, che stiamo cercando di gestire nel rispetto innanzitutto dei bambini e delle bambine e consapevoli della tensione sociale che stiamo attraversando a partire da chi è in prima fila: insegnanti e ausiliari e ausiliarie. Alle quali esprimo vicinanza e sostegno.
E questo consigliere in cerca di visibilità che fa? Raccoglie quattro o cinque famiglie, crea tensioni e disagio e chiama i carabinieri il secondo giorno di scuola esasperando gli animi. Il tutto ovviamente a favore di telecamera per poi ottenere un po’ di spazio sui giornali.
Il tutto davanti a famiglie, bambini, bambine e personale della scuola che hanno come compito primario quello di accogliere tutte e tutti in un clima sereno e accogliente nonostante le difficoltà che tutte e tutti stiamo vivendo in questo momento.
Il green pass è obbligatorio per entrare nelle scuole e nei servizi educativi. Chi lavora dentro le scuole deve far applicare questo obbligo e non può essere bersaglio di questi comportamenti.
All’esponente delle Lega ricordo che il suo partito è al governo e ha votato a favore dell’obbligo del green pass, come era giusto fare per tornare gradualmente e in sicurezza a una normalità che la maggior parte delle persone rivogliono, affidandosi alla scienza e sostenendo la campagna vaccinale, senza se e senza ma.