Terminata la chiusura imposta dall’emergenza Covid-19, riapre sabato 9 maggio, in piena primavera, il Podere Pantaleone di Bagnacavallo.
In questa prima fase, in attesa di ulteriori disposizioni governative e regionali, l’Oasi naturalistica sarà aperta al pubblico sabato 9, domenica 10, sabato 16 e domenica 17 maggio dalle 14.30 alle 18.30. La visita sarà libera e gratuita.
Durante l’apertura sarà presente un operatore dell’associazione Lestes a cui ci si potrà rivolgere per informazioni. Saranno in distribuzione i pieghevoli a colori in carta riciclata e altri gadget.
Varranno naturalmente tutte le disposizioni in vigore riguardanti distanziamento sociale e divieto di assembramento.
«Le numerose iniziative che erano in programma durante la primavera sono sospese – commenta Roberto Fabbri dell’associazione Lestes. – Speriamo di potere realizzare più avanti alcune visite notturne di Natura nella notte che da oltre vent’anni portano i nostri visitatori alla scoperta di suoni, luci e odori dell’oasi tra lucciole, assioli, gufi e pipistrelli. Per quanto riguarda gli orari, la nostra intenzione è quella di mantenere le aperture al sabato e domenica pomeriggio, ma saranno ufficializzati in un secondo momento non appena vi saranno le nuove disposizioni in materia.»
Il Podere Pantaleone si trova lungo la via omonima, laterale di via Stradello.
Ingresso gratuito.
Informazioni, segnalazioni e prenotazioni:
Ufficio Informazioni Turistiche (0545 280898)
Podere Pantaleone (347 4585280)
turismo@unione.labassaromagna.it
info@poderepantaleone.it
Di proprietà del Comune, l’Oasi Podere Pantaleone – acquisita nel 1988 – divenne Area di Riequilibrio Ecologico nel 1989 per poi essere riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria nel 2006.
Il Podere Pantaleone, un tempo proprietà della famiglia Guerrini e in seguito della famiglia Pirazzoli, quest’ultima detta Pavlêna, ha un’estensione di circa 9 ettari.
Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso era del tutto simile ai poderi che lo circondavano, con vecchi filari di vite sostenuti da grandi alberi capitozzati e, tra un filare e l’altro, lunghe strisce di terra coltivata, la cosiddetta “piantata”. Poi, in pochi anni, il paesaggio intorno venne trasformato dalle nuove tecniche agricole, mentre il podere conservò il suo aspetto.
Nel corso degli anni gli alberi dei filari si sono estesi senza impedimenti creando un bosco interrotto solo da piccoli spazi erbosi, dove la fauna ha ritrovato l’ambiente naturale ideale.
Al suo interno si trovano la flora e la fauna tipiche della Pianura Padana almeno fino al dopoguerra. Crescono accanto a querce, pioppi neri e olmi, vari arbusti delle antiche siepi, poi tanti fiori spontanei che l’uso di erbicidi ha reso ormai introvabili.
Inoltre sono presenti numerosi alberi secolari e uno di questi, un grande pioppo nero con circonferenza di oltre 5,6 metri, è stato inserito nel primo elenco ufficiale degli Alberi Monumentali d’Italia.
L’habitat del Podere Pantaleone è ideale per animali di ogni tipo: mammiferi, anfibi, rettili, invertebrati. Per gli uccelli, poi, è un vero paradiso, luogo ideale per la nidificazione, la ricerca del cibo e rifugio per molte specie, tra queste sparviere, lodolaio, gufo, assiolo, barbagianni, upupa.
L’oasi è fruibile attraverso sentieri e varie installazioni.