“Gli eventi estremi svelano la vera natura delle persone, ma anche dei partiti, e quanto successo stasera non è altro che l’ennesima riprova dell’assoluta incapacità di dialogo del PD.

E’ questo il commento a caldo dei capigruppo dell’opposizione di Bagnacavallo Medri (Lega), Ravagli (Uniti per Bagnacavallo) e Zannoni (La Nuova Bagnacavallo), secondo cui “quello che è capitato stasera è inammissibile e non può essere tollerato, vogliamo scuse pubbliche”.

Ma veniamo ai fatti: stasera, durante la seduta del Consiglio Comunale, si è scatenata la bagarre politica sul punto che vedeva due ordini del giorno contrapposti sul tema alluvione che è sfociata nel peggiore dei modi, con il Sindaco che straparla e lancia accuse infondate ai membri della minoranza che, per protesta, abbandonano l’aula.

Gli animi si sono infatti scaldati dopo l’intervento del Sindaco Proni, in cui ha definito “meschino” e “in malafede” il lavoro dei rappresentanti dell’opposizione.

“Già il dialogo era difficile”, commenta Medri, “ma eravamo disponibili – e lo abbiamo dichiarato – a rinunciare al nostro odg qualora si fosse trovato un punto di incontro e fossero stati accettati i nostri emendamenti.”

Più duro il commento di Zannoni “Come è successo in situazioni analoghe, quando viene messo di fronte alle proprie responsabilità, l’arroganza del PD locale è tale da anteporre l’ideologia partitica al bene comune, arrivando a negare l’evidenza e a fare venire meno il dialogo tra le parti che posso sintetizzare con la frase <<noi votiamo il nostro e voi il vostro, vediamo chi vince>>”, prosegue poi “siamo stati definiti meschini e in malafede, ma la cosa peggiore è che chi ci accusa è la figura di vertice di un’amministrazione comunale che continua a considerare la propria maggioranza in Consiglio non come una maggiore responsabilità nei confronti dei cittadini, ma come lo strumento migliore per giocare al despota”.

Anche Angelo Ravagli esterna la sua delusione “In tanti anni di Consigli Comunali non si era mai arrivati a tanto” e,  proseguendo commenta “a rendere ancora più amaro il boccone che, francamente, non ci saremmo mai aspettati, sono le gravi parole venute dal Sindaco, che per il ruolo che ricopre, dovrebbe rappresentare tutti i cittadini.”

In sostanza il PD- continuano i capigruppo- nello stile che continua a caratterizzare il proprio (mal)governo disabituato ad un’opposizione proattiva, invece che accogliere con favore la disponibilità dei partiti “avversari” a trovare un punto d’incontro per il bene dei cittadini, si è adagiato sui voti in più che sa di avere, lanciando la sfida a chi è più “forte”, con buona pace degli interessi della popolazione, anche di quella che a suo tempo ha avuto la “buona idea” di dare loro il proprio voto.

E’ amara la conclusione dei capigruppo: “mai ci saremmo attesi dal Sindaco affermazioni che delegittimano le opposizioni e fanno venire meno lo spirito di collaborazione che sarebbe invece necessario; dopo quanto accaduto ci aspettiamo (come sarebbe necessario) che il Sindaco faccia autoanalisi su quanto da lei detto, prenda coscienza della gravità dell’azione e presenti scuse pubbliche ai consiglieri di opposizione, ancorché, in un periodo non emergenziale, le dimissioni sarebbero d’obbligo”.