In occasione del suo centesimo compleanno, domenica 1 novembre Cesare Foschini di Rossetta di Bagnacavallo ha ricevuto dal Comune una pergamena con gli auguri del sindaco Eleonora Proni e dell’amministrazione e la medaglia della città di Bagnacavallo.

Nato a Rossetta il primo novembre 1920 durante una grande nevicata e per questo registrato all’anagrafe dal padre soltanto il 3 novembre non appena le strade si liberano dalla neve, Cesare Foschini cresce all’interno di un nucleo familiare allargato con i genitori, la sorella, gli zii e i cugini.

La famiglia possiede un podere nel quale Cesare decide di lavorare assieme al padre.

A 19 anni mentre è in servizio di leva scoppia la seconda guerra mondiale, durante la quale combatte in Grecia e Albania, poi viene catturato e deportato in un campo di concentramento polacco, dove svolge anche la funzione di interprete.

Dopo cinque lunghi anni rientra a Rossetta, ma con grande amarezza vede che il fronte era passato dal suo paese e aveva distrutto la casa di famiglia. Così, con forza e determinazione, in compagnia del padre ricostruisce casa e podere.

Raggiunto un nuovo equilibrio, si sposa con Paola Ghirelli e diventa padre di Luisa, ma dopo poco tempo resta vedovo: «la vita lo mette ancora una volta in condizioni difficili – ricordano i suoi familiari – deve crescere da solo sua figlia, ma con determinazione e amore riesce anche in questa sfida».

In ottime condizioni di salute e di spirito, il signor Cesare è ancora oggi molto attivo, anche nell’orto che lavora con passione; grande amante del ballo, lo ha praticato sino a pochissimi anni fa.

Vive nella sua casa di Rossetta in compagnia della figlia Luisa, della nipote Diletta e del genero. Lì ha spento la centesima candelina.