L’Oasi Podere Pantaleone di Bagnacavallo sarà visitabile sabato 15 e domenica 16 maggio in occasione delle Giornate Fai di Primavera.
L’iniziativa è curata dal Gruppo Fai di Lugo in collaborazione con l’associazione Lestes, che gestisce il Podere, e con l’Università per Adulti di Lugo e gode del patrocinio del Comune di Bagnacavallo e dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
Durante le due giornate, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, saranno organizzate visite guidate della durata di 60 minuti. Si potrà ascoltare il racconto della storia e dell’evoluzione del Podere, camminare lungo i sentieri del bosco alla scoperta di questo ambiente naturale, guidati a riconoscere alberi e fiori nel pieno del loro sviluppo primaverile, con fioriture rare e nella speranza di poter cogliere nel loro habitat gli animali che lo popolano, sentire i loro suoni e il loro canto.
Sarà inoltre organizzata, sia sabato che domenica, una visita guidata serale alle 20.30, per scoprire la vita notturna del bosco, fra lucciole, rapaci notturni e il gracidare delle rane. I turni di visita saranno ogni 60 minuti per gruppi di massimo 15 persone. Le visite si faranno anche in caso di tempo incerto (presentarsi 10 minuti prima dell’orario stabilito). Sono necessarie scarpe chiuse e un abbigliamento adeguato a un ambiente boschivo. È obbligatorio l’uso della mascherina e il rispetto di tutte le norme antiCovid.
Per la partecipazione alle Giornate Fai di Primavera le prenotazioni possono essere fatte esclusivamente online sul sito www.giornatefai.it. È previsto un contributo a favore del Fai.
Il Podere Pantaleone si trova a Bagnacavallo lungo la via omonima, laterale di via Stradello.
Per informazioni: www.poderepantaleone.it
Di proprietà del Comune, l’Oasi Podere Pantaleone – acquisita nel 1988 – divenne Area di Riequilibrio Ecologico nel 1989 per poi essere riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria nel 2006.
Il Podere Pantaleone, un tempo proprietà della famiglia Guerrini e in seguito della famiglia Pirazzoli, quest’ultima detta Pavlêna, ha un’estensione di circa 9 ettari. Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso era del tutto simile ai poderi che lo circondavano, con vecchi filari di vite sostenuti da grandi alberi capitozzati e, tra un filare e l’altro, lunghe strisce di terra coltivata, la cosiddetta “piantata”. Poi, in pochi anni, il paesaggio intorno venne trasformato dalle nuove tecniche agricole, mentre il podere conservò il suo aspetto. Nel corso degli anni gli alberi dei filari si sono estesi senza impedimenti creando un bosco interrotto solo da piccoli spazi erbosi, dove la fauna ha ritrovato l’ambiente naturale ideale.
Al suo interno si trovano la flora e la fauna tipiche della Pianura Padana almeno fino al dopoguerra. Crescono accanto a querce, pioppi neri e olmi, vari arbusti delle antiche siepi, poi tanti fiori spontanei che l’uso di erbicidi ha reso ormai introvabili. Inoltre sono presenti numerosi alberi secolari e uno di questi, un grande pioppo nero con circonferenza di oltre 5,6 metri, è stato inserito nel primo elenco ufficiale degli Alberi Monumentali d’Italia. L’habitat del Podere Pantaleone è ideale per animali di ogni tipo: mammiferi, anfibi, rettili, invertebrati. Per gli uccelli, poi, è un vero paradiso, luogo ideale per la nidificazione, la ricerca del cibo e rifugio per molte specie, tra queste sparviere, lodolaio, gufo, assiolo, barbagianni, upupa. L’oasi è fruibile attraverso sentieri e varie installazioni.