Sfogliando il Carlino Ravenna di oggi vediamo riprodotto l’ennesimo “teatrino dei rifiuti”, dimostrazione di un fallimento amministrativo.
Le foto pubblicate dimostrano l’incapacità di chi ci amministra di rendere efficiente un servizio che è punto essenziale affinché un territorio possa definirsi civile.
“Proseguono gli abbandoni lungo la via Ravegnana, principalmente a Coccolia e Ghibullo, ma anche vicino al cimitero di Pilastro” spiega la presidente del Consiglio Territoriale di Roncalceci, denunciando una situazione che prosegue da diversi mesi, ma si può tranquillamente dire da diversi anni e che negli ultimi tempi si è accentuata.
E’ l’annuncio di un fallimento amministrativo in quanto “nessuno riesce a fermare gli incivili dei rifiuti”, nonostante “HERA sia solerte al massimo”. E pur con le forze dell’ordine che vigilano, non si riescono ad identificare gli incivili, ma “i residenti hanno notato più volte indirizzi forlivesi”.
Nell’epoca delle telecamere che nelle nostre città controllano ogni metro quadrato, nell’epoca dei box degli autovelox che ormai sono diventati numerosissimi ai bordi delle strade della nostra provincia, l’ammissione dell’incapacità di identificare e perseguire gli incivili che trasgrediscono, appare un annuncio inaccettabile.
Inoltre se il fenomeno dell’abbandono illegale di rifiuti è così largamente diffuso questo è sicuramente il segnale di un disagio di parte della popolazione verso orari, metodi di raccolta, modalità organizzative.
Non ci si può esimere da ogni responsabilità semplicemente adombrando l’opera dei “forlivesi” dal sapore di diatriba medievale fra opposte signorie cittadine, oppure affermando che si è fatto tutto quello che si poteva fare: è questa invece l’ammissione che si amministra male.
Non mancheremo come Lista per Ravenna in Consiglio Territoriale di Roncalceci nel riproporre la discussione sul punto, come di recente abbiamo fatto per l’immediato utilizzo della case degli ex auto costruttori di Filetto.
Ritengo che i nostri Comuni, le nostre Province, la nostra Regione, dopo vari decenni, abbiano bisogno di un’alternanza democratica alla loro guida; nuove politiche proposte da politici nuovi che sappiano rendere maggiormente efficienti gli strumenti che la nostra società civile ci mette a disposizione.
L’alternanza democratica nella guida delle istituzioni locali o di un Paese è il migliore fortificante della Democrazia.