Risolvere il problema del caro carburante riducendo le accise. A chiedere l’intervento della Regione su governo e Parlamento per scongiurare il proseguire della fiammata inflazionistica è una risoluzione del Partito Democratico a firma dei consiglieri Massimo Bulbi (primo firmatario), Marcella Zappaterra, Matteo Daffadà, Marilena Pillati, Andrea Costa, Pasquale Gerace, Manuela Rontini, Francesca Maletti, Palma Costi e Stefano Caliandro.
I Democratici ricordano la gravità della situazione attuale, segnata da una crescita del costo dei carburanti che si ripercuote sull’intera filiera produttiva e con le difficoltà che sta incontrando il settore dell’autotrasporto. “Possibili soluzioni potrebbero essere adottate emendando il decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” nell’iter di conversione in legge: tra le possibili soluzioni -scrive il Pd- emerge l’istituzione di un credito d’imposta del 30% sul prezzo industriale del gasolio. Tale credito d’imposta dovrebbe essere destinato a calmierare e a compensare in parte i maggiori costi sostenuti in primis dalle imprese di trasporto professionale di merci e di persone e tale misura se adottata consentirebbe di recuperare circa 24 centesimi sul prezzo industriale del gasolio riportandolo ai livelli dell’anno 2019, ante pandemia, inoltre, intervenendo direttamente sul prezzo industriale del gasolio, sarebbe salvaguardato il contenuto della direttiva europea sul rimborso dell’accisa”.
Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “a sollecitare il governo affinché adotti tempestivamente tutte le opportune iniziative valutando la riduzione delle accise e l’Iva sui carburanti, anche attraverso il coinvolgimento delle imprese produttrici di carburanti, affinché possano essere calmierati i costi del carburante e a sollecitare il Parlamento ad avviare un percorso di largo confronto e approfondimento con le parti sociali, le associazioni e le rappresentanze dei settori economici interessati dai rincari dei carburanti nell’iter di approvazione della conversione in legge del suddetto provvedimento legislativo”.
Il Pd inoltre impegna l’Assemblea legislativa “a trasmettere il presente atto ai parlamentari eletti nelle circoscrizioni emiliano-romagnole, affinché si attivino per presentare emendamenti alla ‘Conversione in legge del decreto-legge 1° marzo 2022 recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali’ per introdurre l’istituzione di un credito d’imposta per le imprese di autotrasporto del 30% sul prezzo industriale del gasolio, cosi come auspicato dalle rappresentanze delle aziende danneggiate dal rincaro dei carburanti”.