Per l’ennesima volta sulle strade di Ravenna, nella mattinata del 24 agosto una ruota dal peso di 110 chili circa si è staccata da un autobus di Start Romagna, in servizio di trasporto pubblico, rotolando pericolosamente sulla carreggiata, poi in un prato finendo a decine di metri in un orto, e per sola fortuna senza uccidere nessun pedone o aver provocato ulteriori incidenti”. A lanciare l’allarme sono i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporto, Ugl Autoferro, Faisa Cisal e Usb Lp: “Anche questa volta i passeggeri, pedoni, utenti della strada e conducente ne sono usciti indenni – scrivono in una nota i sindacalisti – Conducenti e tecnici di officina non devono lavorare sperando che non capiti proprio a loro l’aver provocato una tragedia. La sicurezza dei lavoratori e degli utenti è un diritto essenziale assolutamente prioritario, prevalente rispetto al diritto alla “mobilità non sicura”.
Per questo motivo i sindacati hanno proclamato uno sciopero di tutti i lavoratori di Start Romagna spa del bacino di Ravenna per mercoledì 28 agosto per l’intera giornata. “Scopo dello sciopero, oltre a evidenziare a tutta l’utenza e la cittadinanza il grave stato della situazione, è quello di obbligare Start Romagna a risolvere le tante problematiche dei mezzi e della relativa manutenzione ripristinando condizioni minime di sicurezza – si legge nella nota – Neanche il contributo della Prefettura di Ravenna, coinvolta dai rls del bacino di Ravenna un anno fa, che ha prontamente convocato un incontro in cui hanno partecipato anche rappresentanti del Comune di Ravenna e di Start Romagna spa, ha avuto effetti o miglioramenti sul comportamento aziendale. Le scelte dei dirigenti aziendali, incentrate alla continua ricerca del risparmio, incidono negativamente sulla sicurezza: le ruote degli autobus continuano a staccarsi e rotolare sulle strade, vengono utilizzati pneumatici ricoperti che spesso perdono l’intero battistrada, anch’esso estremamente pericoloso nell’eventualità che venga “lanciato” dall’autobus contro un pedone, ciclista o motociclista oppure facendo perdere stabilità di guida al conducente. Di recente l’intervento dello Spsal dell’Asl di Ravenna, richiesto dai rls del bacino, ha imposto l’inserimento di specifiche procedure operative di sicurezza mancanti, ma purtroppo si deve constatare la reiterata inerzia dei responsabili aziendali, relativamente alle necessarie integrazioni tecnico/organizzative da tempo evidenti, che deprime il servizio di trasporto pubblico locale della provincia di Ravenna anche sulla sicurezza dei mezzi impiegati”.
“Con questa situazione è evidente che la maggioranza dei lavoratori del territorio trovino insostenibile il clima aziendale, osservando giorno dopo giorno il deterioramento di quello che resta di un bacino, un tempo con adeguati risultati e gestione – concludono – I conducenti sono stanchi di rischiare continuamente la propria e altrui incolumità a causa della incapacità di dirigenti lautamente retribuiti che non sono in grado di “far rimanere a galla” l’azienda di trasporto pubblico della Romagna, che sta letteralmente colando a picco”.