Fra i danni provocati dell’alluvione che ha colpito Faenza, le auto irrimediabilmente danneggiate rappresentano per molte famiglie un dramma nel dramma.
Nelle due alluvioni del 3 e 17 maggio sono state oltre 1600 le auto parzialmente o totalmente invase da acqua e fango, la quasi totalità non più recuperabile e destinate alla rottamazione.
Il Comune di Faenza e la Protezione Civile hanno coordinato con l’azienda faentina “Baldini Group” le operazioni di rimozione delle auto, con costi a carico dell’amministrazione comunale. Un intervento decisivo per poter contestualmente procedere con lo sgombero e la pulizia delle strade da detriti, fango e rifiuti.
L’Azienda Baldini Group, da parte sua, ha messo a disposizione piazzali protetti per lo stoccaggio delle auto rimosse sia dalle strade che dalle aree private, e si è interamente fatta carico dei costi di rottamazione.
Diversamente da quanto successo laddove le auto sono state accumulate in parcheggi pubblici, a Faenza i parcheggi recintati e controllati hanno inoltre permesso di evitare che i mezzi venissero depredati da malintenzionati, lasciando liberi i proprietari di disporre dei propri veicoli come ritenuto più opportuno.
Con una compartecipazione ai costi da parte del Comune di Faenza per il secondo periodo, mentre il primo periodo è stato a carico della ditta Baldini, la disponibilità al posteggio senza oneri sarà garantita fino a venerdì 28 luglio. Dopo quella data, gli ulteriori giorni di sosta saranno a carico dei proprietari dei mezzi.
Allo stesso modo, è stato fissato a venerdì 21 luglio il termine ultimo per poter richiedere la rimozione gratuita delle auto alluvionate ancora giacenti nei garage o nelle aree private.
È opportuno sottolineare come questa collaborazione pubblico/privato ha consentito la completa gratuità degli interventi ai cittadini.
Nella necessità di pratiche amministrative particolari, come, per esempio, nel caso di mezzi gravati da procedure, si informa che la Ditta Baldini è pronta a fornire direttamente tutta l’assistenza del caso.
Sulla questione indennizzi, infine, una buona notizia: la Regione Emilia-Romagna ha comunicato in data odierna l’orientamento a destinare la metà della raccolta fondi per l’alluvione – ad oggi arrivata a 48 milioni di euro – a misure a diretto sostegno delle popolazioni colpite, a partire dalla possibilità di concedere contributi per l’acquisto di veicoli in sostituzione di quelli distrutti, misura al momento non coperta dai decreti nazionali.