Sul tema delle prestazioni di specialistica ambulatoriale (visite ed esami diagnostici) e sulla relativa tempistica, la Direzione Aziendale dell’Ausl Romagna sta valutando tutte le possibili modalità di intervento per rispondere nella maniera più adeguata possibile alle esigenze dell’utenza.
Va in primo luogo ribadita l’eccezionalità della situazione attuale, conseguente alla emergenza sanitaria dovuta all’infezione da covid 19 che ha radicalmente condizionato l’attività sanitaria a tutti i livelli.
In questo momento, la priorità dell’Azienda è completare il ricolloco delle prestazioni non erogate durante il periodo del lockdown, con l’obiettivo subito dopo di garantire la fruizione delle nuove prenotazioni nei tempi standard. Obiettivo che si sta rivelando molto difficoltoso in particolare per alcune specialità, e principalmente per le branche di oculistica, dermatologia, pneumologia, ginecologia, cardiologia.
E’ indispensabile ricordare, in primo luogo, che sono sempre state, e restano, tutelate le urgenze: qualora i medici prescrittori la rilevino vi sono canali di accesso specifici per effettuare le visite e gli esami necessari in tempi molto rapidi (24 – 72 ore).
Ma più in generale l’impegno è massimo anche per le prestazioni classificabili non urgenti, e si declina nelle seguenti azioni.
L’Azienda sta in primo luogo cercando di massimizzare la propria capacità di fornire visite ed esami, sia con accorgimenti logistico-organizzativi (l’utilizzo di più ambulatori in parallelo in modo da non tenere i medici “fermi” durante le operazioni di sanificazione e la revisione degli orari di erogazione) sia proseguendo in tutte le forme possibili il reclutamento di professionisti: reclutamento straordinario di personale medico specializzato o in formazione specialistica, di specialisti convenzionati interni, prestazioni aggiuntive dal personale dipendente. Il tutto ben sapendo che – come ormai palese – vi è una forte carenza di medici sul mercato del lavoro.
Si sta inoltre esplorando, a tutto campo, la disponibilità delle strutture sanitarie private accreditate. In quest’ambito, si sta rafforzando ulteriormente la possibilità per la struttura privata, qualora ravveda dopo una visita o un esame, la necessità di procedere con una ulteriore prestazione sempre in ambulatoriale, di effettuarla direttamente nella stessa seduta, senza che il paziente debba averla precedentemente prescritta. Ad esempio l’effettuazione di un doppler di approfondimento dopo una visita vascolare (ovviamente l’Azienda si riserva controlli sull’appropriatezza di tali prestazioni).
Ulteriore ipotesi di lavoro, l’acquisizione dai privati di spazi fisici in cui effettuare l’attività ambulatoriale da parte di medici aziendali, sempre nell’ottica di ottimizzare l’utilizzo del tempo dei professionisti.
Qualora tali risultati non dovessero giungere in tempi apprezzabili, l’Azienda sta valutando la possibilità di attivare collaborazioni anche con le strutture sanitarie private non accreditate, quantomeno fino al momento in cui permanga lo stato di necessità conseguente a Covid.
Altro tema rilevante è quello delle modalità per effettuare le prenotazioni sul quale si rilevano ancora criticità. Si ribadisce perciò ancora una volta la raccomandazione di utilizzare i molti e differenziati canali attivi per prenotare, tra cui i Farmacup e il Fascicolo sanitario elettronico: quest’ultimo in particolare non solo per prenotare ma anche per scaricare i referti senza necessità di recarsi fisicamente a ritirarli. Per quanto riguarda poi il Cuptel, attivo in orario 7.30 – 19.00, per cercare di ridurre le attese si raccomanda di provare ad utilizzare tutta la fascia oraria di apertura per effettuare le chiamate, e di utilizzare il servizio di recall che permette di essere richiamato nell’arco della giornata e comunque entro la prima ora di servizio del primo giorno lavorativo successivo.
Tutte le modalità di prenotazione dell’Ausl Romagna sono consultabili sul sito aziendale al seguente link: