Nell’ultima settimana, si sono verificate in Romagna 5.437 positività su un totale di 45.371 tamponi eseguiti; un tasso di positività del 12 per cento, con un trend di crescita dei nuovi casi positivi. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene molto alta, registrando il 99 per cento. Per quanto riguarda l’indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 8 marzo, si registra la quota di 576 ricoveri, con un rialzo di 146 ricoverati rispetto alla settimana scorsa, valori che mantengono l’azienda sanitaria all’interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid (che è indipendente dalle zone decretate dal governo o dalle regioni); anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in rialzo, sia in termini assoluti che percentuali. “Con questi indicatori che delineano un quadro di deciso peggioramento epidemiologico della curva pandemica in tutti i comprensori, connesso alla diffusione delle nuove varianti anche tra le fasce più giovani della popolazione – commenta Mattia Altini, direttore Sanitario Ausl Romagna, si conferma la decisione condivisa con i tutti sindaci e adottata dalla nostra Regione di portare tutta la Romagna, senza eccezioni, in zona rossa. Una misura inevitabile, che certamente non piace a nessuno, ma necessaria per limitare l’aumento dei contagi e dei ricoveri , che sono in forte crescita. Dopo sei settimane consecutive in cui il tasso di occupazione andava continuamente riducendosi, infatti, per la terza settimana consecutiva assistiamo ad un aumento rispetto alla settimana precedente di circa il 34% per le degenze ordinarie e di circa il 30% per la terapia intensiva. Ci troviamo in una situazione di massima allerta, ma stiamo lavorando sfruttando ogni potenzialità, con grande sforzo di tutto il personale che ringrazio ancora una volta”.