Ausl Romagna e Comune di Ravenna riferiscono congiuntamente che gli esami di laboratorio hanno confermato la diagnosi di Dengue ipotizzata ieri per un cittadino residente a Milano che ha trascorso alcuni giorni a Lido Adriano dopo un viaggio nelle Filippine.
Si tratta quindi di un caso importato.
La febbre Dengue è una arbovirosi causata da un gruppo di virus, presenti nella maggior parte dei paesi tropicali, trasmessi all’uomo dalla puntura di zanzare infette del genere Aedes, tra cui la zanzara tigre. Si tratta di una malattia infettiva che normalmente ha un decorso benigno con una fase acuta che dura circa una settimana, mentre possono rimanere dolori articolari per alcuni mesi. La terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre i dolori.
La scorsa notte (tra il 22 e il 23 agosto) erano a scopo precauzionale già scattate le misure straordinarie previste dal Piano regionale per il controllo delle arbovirosi (virus trasmessi da zanzare) consistenti nella disinfestazione con adulticida nel raggio di cento metri da dove ha soggiornato la persona con i sintomi. Nella medesima area sono anche stati ripetuti i trattamenti larvicidi nei pozzetti.
Gli interventi saranno ripetuti anche nelle due notti successive, fino al 25 agosto.
Nella mattinata di oggi, 23 agosto, sono stati effettuati anche gli interventi con adulticida “porta a porta”.
I residenti sono informati attraverso appositi cartelli.
Gli interventi sono stati programmati dal Comune di Ravenna in accordo con il Servizio di Igiene Pubblica dell’Ausl e vengono condotti da operatori specializzati di Azimut.
Oltre alle misure straordinarie, in tutti i Comuni della nostra provincia proseguono i trattamenti antilarvali periodici su pozzetti e caditoie di strade e piazze pubbliche e su parte dei fossi e degli scoli che si trovano alla periferia dei centri abitati.
Per contribuire alla riduzione del numero delle zanzare è però indispensabile che tutti i cittadini nelle loro proprietà eliminino i possibili ristagni di acqua ed attuino scrupolosamente e con regolarità i trattamenti antilarvali, come previsto anche dalle ordinanze sindacali emesse dai Comuni.
Occorre usare i prodotti larvicidi in pozzetti, caditoie, grigliati, cisterne, bidoni, contenitori per raccolta d’acqua, fossi, scoli, ecc. I trattamenti vanno effettuati fino a tutto il mese di ottobre con cadenza periodica secondo le indicazioni riportate sulle confezioni.
Per evitare le punture delle zanzare invece, si raccomanda di adottare alcune semplici misure nelle ore serali e notturne:
▪ All’aperto indossare indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (con maniche lunghe e pantaloni lunghi).
▪ Evitare i profumi, le creme e i dopobarba, che attraggono gli insetti.
▪ Applicare repellenti cutanei su tutte le parti scoperte del corpo, compreso il cuoio capelluto se privo di capelli, ripetendo il trattamento perché i prodotti evaporano rapidamente e vengono asportati dal sudore. I repellenti non vanno applicati sulle mucose (labbra e bocca), sugli occhi e sulla cute irritata o ferita. E’ opportuno non utilizzare spray direttamente sul viso, ma applicare il prodotto con le mani.
▪ La durata della protezione dipende dal principio attivo e dalla sua concentrazione.
▪ L’uso dei repellenti non va fatto in modo indiscriminato, ma seguendo scrupolosamente le indicazioni e le avvertenze riportate sulla confezione e prestando particolare attenzione per le donne in gravidanza e per i bambini, per i quali devono essere scelti i prodotti indicati in base all’età.
▪ I prodotti repellenti possono anche essere spruzzati sui vestiti.
▪ Per gli ambienti chiusi schermare finestre e porte-finestre con zanzariere a maglie strette. In alternativa è possibile utilizzare apparecchi elettrici emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine oppure zampironi, ma tenendo sempre le finestre aperte.
▪ In presenza di zanzare all’interno delle abitazioni si può ricorrere a prodotti in bombolette spray a base di estratto o derivati del piretro, insetticida che si degrada rapidamente soprattutto dopo aerazione dell’ambiente.