Il comitato direttivo dell’Auser provincia di Ravenna si è riunito ieri a Castel Bolognese per presentare le linee guida del bilancio 2021, che verranno approvate nel corso dell’assemblea generale, la cui data è stata fissata per il 18 maggio (in sede ancora da destinarsi).
Nell’occasione, il comitato ha approivato all’unanimità un ordine del giorno contro la guerra in Ucraina, presentato dalla presidente Mirella Rossi.
“Nel ribadire ogni contrarietà a qualsiasi guerra – si legge – l’Auser provinciale invita le istituzioni locali a farsi portavoce nei confronti dell’Unione europea a impegnarsi nella promozione di un accordo politico tra le parti che porti rapidamente ad un “cessate il fuoco”, ripristinando il diritto internazionale atto a garantire l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina, incentivando la ripresa del dialogo tra le parti. Riconosce nella pace un diritto fondamentale e a tal fine promuove la cultura della pace e dei diritti umani e aderisce a tutte le iniziative culturali e di ricerca, di educazione, di cooperazione e di informazione.
È necessario che ognuno si adoperi per scongiurare il gravissimo pericolo che incombe sull’Europa e sul mondo. L’Europa è sull’orlo di una terza guerra mondiale, con armi di distruzione di massa nucleari, in grado di distruggere la vita e la cultura così come la conosciamo. Il comitato direttivo esprime la convinzione che è incompatibile una cultura libera, pluralista e solidale, con la logica bellica e militare fondata su principi violenti, gerarchici, distruttori e repressivi. L’Italia, come scritto nella nostra Costituzione, ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.