Una bellissima festa al Centro ricreativo “Campo Aperto” di Auser Faenza, per festeggiare insieme i 30 anni dell’associazione e contemporaneamente lanciare un segnale forte per un’avvicinamento che dovrebbe portare, a breve, ad unire in un’unica realtà le due Auser di Ravenna e Faenza.
La giornata di domenica è iniziata al mattino con un racconto dei 30 anni di Auser nel territorio provinciale. Il presidente di Auser Faenza, Sauro Bacchi, ha aperto ufficialmente l’evento, Mirella Rossi, presidente di Auser Ravenna, si è occupata della relazione introduttiva.
Sono intervenuti diversi ospiti tra i quali Ester Ricci, Assessora ai Servizi Sociali del Comune di Castel Bolognese, Angelo Antonellini in rappresentanza dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Claudia Gatta per i Comuni dell’Unione della Romagna Faentina, i consiglieri regionali Emanuela Rontini e Mirko Bagnari, Denise Camorani del CSV Per gli Altri di Ravenna.
Hanno concluso la mattinata la Vicepresidente di Auser Emilia Romagna Magda Babini e il Presidente di Auser Nazionale Enzo Costa.
«Questo evento – ha sottolineato Mirella Rossi – si inserisce in un percorso importante e significativo che le Auser di Faenza e Ravenna hanno avviato, partendo da un gruppo di lavoro congiungo insieme a SPI e CGIL provinciali e Auser Regionale, per verificare le condizioni di fattibilità di unificazione delle due strutture. Il progetto, che ha trovato ampia partecipazione e condivisione, è quello di dare vita ad una nuova realtà Auser che, forte delle esperienze umane e storiche dei due territori, possa rafforzare e integrare le attività in un ambito territoriale più vasto quale quello provinciale».
Uno dei prossimi passi in questa direzione sarà l’evento che le due Auser organizzeranno insieme per la presentazione del libro “2032 idee per la longevità”, la pubblicazione realizzata da Auser Emilia Romagna e Spi–Cgil con il patrocinio della Regione, citato anche da Magda Babini nel suo intervento, durante il quale ha ricordato l’importanza di costruire nuovi legami sociali e fisici, favorire la socialità e il buon vicinato, creare occasioni di scambio, tutte attività svolte da sempre da Auser e dai suoi volontari.
Un grazie particolare va a Giancarlo Bertozzi, ex segretario Spi-CGIL Ravenna, che ha creduto fin da subito in questo progetto di unificazione e che, domenica, ha voluto sottolineare che «non siamo di fronte a due realtà che si uniscono perché sono in difficoltà, tutt’altro!» Auser Ravenna e Auser Faenza infatti, continuano a crescere sotto tutti i punti di vista, dal numero di volontari ai servizi svolti.
Il Presidente Costa ha concluso la mattinata ricordando come sia cambiato il mondo del volontariato in questi 30 anni, diventando meno episodico, più organizzato e più competente e sottolineando come la presenza di servizi di volontariato sia, prima di ogni altra cosa, indice di inefficienza pubblica, perché se deve intervenire il volontariato, allora significa che c’è qualcosa che non funziona, significa che c’è una fragilità che non è più protetta e si rivolge al Terzo Settore. Auser con i suoi 300mila iscritti all’anno e con le sue 1.534 sedi territoriali in tutte le province italiane, si riconferma come osservatorio privilegiato per individuare queste fragilità ed è essenziale che il pubblico faccia tesoro di queste informazioni e di queste competenze per migliorare la società. In attesa delle leggi attuative della riforma del Terzo settore, Costa ha auspicato che il mondo del volontariato venga adeguatamente riconosciuto sia dalla politica che dai sindacati, instaurando un dialogo che sia, finalmente, bilaterale.
La giornata è proseguita con il pranzo sociale e con la musica dell’Orchestra Celso Argnani.
All’interno di Campo Aperto erano stati allestiti spazi espositivi per i prodotti e i materiali informativi a cura dei circoli e dei centri Auser di Ravenna e Faenza.