Nel corso della seduta del Consiglio dell’Unione di mercoledì 22 dicembre sono stati presentati l’aggiornamento del Dup 2022-2024 e il bilancio di previsione 2022-2024. Si tratta dei due documenti strategici più importanti per il governo del territorio, che contengono gli investimenti e le priorità del prossimo triennio.
“I grandi cambiamenti in corso coinvolgono in modo preponderante e decisivo anche le amministrazioni pubbliche locali e ne condizionano fortemente la programmazione – ha dichiarato Eleonora Proni, presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna -. La pandemia ha portato inevitabilmente a un ripensamento del nostro modello di sviluppo e di vita: dalla socialità alle relazioni, dal lavoro alla salute. È questo il momento del cambiamento tanto auspicato, ma che rischiamo di non attuare se trascuriamo le opportunità che questo tempo porta con sé. Qualsiasi politica o linea di intervento non può che attuarsi tenendo come riferimento gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, coerentemente con gli orientamenti espressi dalle autorità europee, anche in vista delle risorse finanziarie che arriveranno dall’Unione europea: dal Green deal alla digitalizzazione, dalla lotta alle disuguaglianze all’innovazione per creare un’occupazione più duratura e di qualità. A tal fine, la struttura tecnica dell’Unione sta lavorando per predisporre le progettualità da sottoporre a finanziamento in una ottica multifondo capace di intercettare sia le opportunità legate al Pnrr che al nuovo settennato della programmazione europea”.
“Nonostante il periodo emergenziale che sta determinando, per le amministrazioni, minori entrate e maggiori costi, siamo riusciti a mettere in sicurezza il bilancio dell’Unione – ha dichiarato il sindaco referente, Riccardo Graziani -. Ciò è stato possibile grazie a una serie di misure adottate nel corso del 2021, consentendoci così di garantire i servizi ai nostri cittadini senza maggiori oneri. Un risultato tutt’altro che scontato per il quale desidero ringraziare i dipendenti dell’amministrazione che con dedizione hanno compiuto assieme con noi ogni sforzo per raggiungere questa determinante finalità”.
Sono tre le linee di mandato contenute nel Dup: attrattività, sostenibilità e innovazione. Nell’ambito di ciascuna sono stati definiti i programmi strategici da sviluppare nell’immediato futuro.
Con la sostenibilità l’Unione intende orientarsi verso tre pilastri: alimentazione, territorio rurale e agricoltura sostenibile; città inclusive, sostenibili e sicure; combattere il cambiamento climatico. Tra le attività programmate assume una particolare rilevanza l’elaborazione del nuovo Piano urbanistico generale (Pug). L’Unione ha infatti dato avvio al percorso che porterà a una nuova idea del territorio, attraverso la costruzione di un unico piano che sostituirà i precedenti strumenti urbanistici Psc, Rue e Poc. Un piano che contiene le norme per la strategia urbana e la qualità ambientale; definisce le trasformazioni edilizie ordinarie; indica i criteri per l’espansione urbanistica nei limiti del 3% e per le trasformazioni rilevate nel territorio urbanizzato. Nuovi obiettivi che si attueranno attraverso accordi operativi anche su iniziativa pubblica, che saranno ancorati alla rigenerazione urbana, alla valorizzazione dei centri storici, del territorio agricolo e del paesaggio, al sostegno ad un sistema produttivo di qualità.
La nuova pianificazione territoriale dovrà prevedere una diversa configurazione delle tematiche ambientali che andranno assunte come condizione per il miglioramento della qualità della vita.
Sulla attrattività si lavorerà su cinque punti: welfare di comunità; educazione, Istruzione e formazione di qualità; parità di genere; lavoro e crescita economica; la cultura come cura. Un territorio attrattivo lavora principalmente sulla qualità della vita delle persone, sul loro benessere. A partire dall’analisi dei principali dati demografici (invecchiamento della popolazione, denatalità, flussi migratori), occorre perciò investire sul contrasto alle diseguaglianze, la presa in carico delle fragilità e delle nuove povertà, sul sapere e le competenze, per una complessiva “tenuta” del sistema del welfare del nostro territorio.
Agire per una reale integrazione tra le persone significa occuparsi di differenze di genere, di patto generazionale, di immigrazione, di divario culturale e sociale, con una attenzione particolare al tema dell’abitare anche incentivando forma di housing sociale.
Diritto alla salute, investimenti e riorganizzazione della rete ospedaliera, medicina territoriale e potenziamento delle reti e dei servizi di prossimità, mettendo al centro di ogni orientamento il sistema educativo e formativo, sostegno alle famiglie, presa in carico delle non autosufficienze, sono i principali obiettivi attorno ai quali costruire progettualità e interventi.
Sempre in una logica di attrattività, il Piano generale della promozione territoriale dovrà diventare lo strumento attraverso cui disegnare lo sviluppo e la valorizzazione del territorio da un punto di vista economico, sociale, culturale e ambientale, rafforzando le alleanze con le aree limitrofe e coordinando le reti di collaborazione tra gli operatori pubblici e privati. Ricerca di opportunità di finanziamento attraverso l’Ufficio Europa, riqualificazione e promozione delle aree produttive, Fiera biennale, sviluppo dei centri storici, reti d’impresa, promozione turistica e culturale, sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e sociale, sono i principali programmi sviluppati nel piano e che compongono la parte strategica del documento di programmazione.
Per quanto riguarda infine l’innovazione, due sono i fronti: le tecnologie come risorsa e l’innovazione come strumento per gestire la complessità. Nell’ambito dell’Agenda digitale sono state definite alcune progettualità strategiche che si pongono importanti obiettivi: accelerazione dei tempi di risposta ai cittadini e alle imprese, sicurezza dei dati e delle procedure, digitalizzazione degli archivi, sostenibilità ambientale, in termini di riduzione degli spostamenti logistici, miglioramento dell’organizzazione e della qualità del lavoro, inclusione sociale attraverso la facilitazione dell’accesso ai servizi. L’innovazione consente di contemperare in chiave digitale le esigenze di efficienza gestionale e di prossimità ai cittadini, risultando pertanto indispensabile per un’adeguata funzionalità delle Unioni e dei Comuni e caratterizzando il territorio sempre più nei termini di una smart land.