Un ponte tra vittime e colpevoli di reato attraverso percorsi che favoriscano la risoluzione di conflitti, il dialogo e la ricerca di forme di riparazione. È attivo anche a Ravenna lo Sportello di mediazione penale e giustizia riparativa, tra gli strumenti del ‘Protocollo d’intesa sulla giustizia riparativa’ tra il Comune, l’ufficio interdistrettuale di Esecuzione penale esterna Emilia-Romagna e Marche, il Centro di giustizia minorile per Emilia-Romagna e Marche, la Casa circondariale di Ravenna e la cooperativa sociale l’Ovile di Reggio Emilia – Centro di giustizia riparativa Anfora. Si tratta di un progetto presentato dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato dalla Cassa delle Ammende grazie al quale il Comune di Ravenna ha ricevuto un finanziamento di 35mila e 500 euro per l’apertura dello sportello nel territorio.
Con la sottoscrizione di questo documento, oltre alla nascita dello sportello, che ha come compito quello di assicurare i requisiti essenziali della giustizia riparativa come la consensualità delle parti, la responsabilizzazione del reo, il rigore metodologico nel processo di mediazione, la riservatezza, l’equità di accesso, l’autonomia per percorsi processuali e la gratuità delle prestazioni erogate, è stato costituito anche un Tavolo per la giustizia riparativa con funzioni di coordinamento dello sportello e di monitoraggio sull’andamento del progetto.
“Il modello della giustizia riparativa – afferma l’assessore alle Politiche sociali Gianandrea Baroncini – in alcuni casi può essere un’alternativa concreta ed efficace all’azione penale. Come Amministrazione comunale crediamo molto in questo modello e insieme a tutte le altre istituzioni e associazioni che hanno sottoscritto questo Protocollo collaboreremo per la buona riuscita del progetto, il cui scopo è quello di creare un percorso di riconciliazione tra vittima e autore del reato, attraverso mediazione penale”.
La giustizia riparativa infatti è una forma di risoluzione del conflitto, complementare al processo, basata sull’ascolto e sul riconoscimento dell’altro con l’aiuto di un mediatore. Lo scopo della giustizia riparativa non è quello di punire l’autore del reato, ma piuttosto di risanare quel legame con la società rotto dal fatto criminoso.