Cartelli colorati, striscioni e lenzuoli con slogan a formare un’ideale catena umana in difesa dei daini di Classe (e di Lido di Volano) sui quali incombe da oltre un anno la minaccia della famigerata delibera 140/2021 che li destina a distretti di caccia ed allevamenti.
In questi mesi la Regione si è travestita da poliziotto buono, addossando la colpa delle deportazioni ed uccisioni e della propria inettitudine dei daini ad Ispra, al direttore del Parco del Delta, ad Anas. Ma le bugie sui presunti danni all’agricoltura, sugli incidenti stradali e sul numero di daini – un’invasione, secondo i nostri ineffabili amministratori, nonostante la presenza dei lupi – sono state tutte smascherate anche grazie al paziente ed ostinato lavoro della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), anch’essa in prima linea oggi; i cartelli esposti in pineta gridavano contro la feroce decisione di sacrificare animali innocenti senza avere adottato alcuna misura ecologica, come dissuasori, cartellonistica adeguata e limitatori di velocità, e si stagliavano sul verde della pineta ad accusare i politici responsabili di decisioni tanto scellerate.
I presenti hanno ricordato la raccolta firme per la petizione popolare in difesa dei daini – circa 30.000 fra cartacee e on line, ed appena depositate in Regione: una partecipazione attiva che dovrebbe fare riflettere i nostri amministratori se non sull’eticità delle loro scelte, quantomeno sull’opportunità politica. Perché non dare un esempio di civiltà, un senso alle parole “diritti degli animali” ed “ambientalismo” che sono ormai diventate vuote di senso pronunciate nei palazzi del potere? Che si ascoltino i cittadini e le associazioni che da anni si battono per salvare la vita di animali promessi alle lobby dei fucili!
Gli slogan di questa giornata riguardavano i daini, la fauna selvatica in genere sempre più in pericolo in questo periodo storico che i nostri nipoti studieranno con orrore, e anche i pavoni di Punta Marina, destinati dal Comune di Ravenna ad un allevatore di suini, che intende catturarli settimana prossima e venderli per pochi Euro a chiunque ne faccia richiesta, per qualunque scopo. Questa è l’idea di “benessere animale” di Comune e Regione, il benessere in un’altra vita, non certo in questa, nonostante false promesse e bugie sempre più imbarazzanti.
Basta, basta, basta! Questo il grido dei manifestanti di oggi e delle centinaia di persone che ognuno di loro rappresentava: basta caccia, basta uccisioni, basta distruzione. Sì alla vita, alla convivenza fra uomo ed animali, al rispetto della biodiversità. Sì alla lotta in difesa dei senza voce, che non si fermerà oggi.”
Rete delle associazioni a tutela dei daini di Classe e di Lido di Volano