“La nostra Associazione già mesi fa ha portato all’attenzione della cittadinanza e delle autorità competenti la vicenda di Paolo, seguito dai servizi sociali, ed obbligato a lasciare l’appartamento dove vive con la cagnolina diciottenne compagna di vita, Aria.
Interpellate inizialmente per trovare una nuova famiglia ad Aria, abbiamo incontrato Paolo ed abbiamo constatato l’affetto profondo che lega l’uno all’altra; l’anziana cagnolina, molto timida con gli estranei, morirebbe se costretta a separarsi da lui, e per lui la presenza dell’amica a quattro zampe è motivo di consolazione in una vita difficile. La nostra Associazione si è subito attivata contattando l’assessorato competente, i gruppi consiliari e la dirigenza dei servizi sociali per esporre la situazione e chiedere che si provvedesse a trovare un alloggio, anche piccolo, che potesse ospitare entrambi; alle nostre prime mail, da giugno, è stato risposto più volte che la situazione era sotto controllo, che si era ottenuta una dilazione dei tempi e che si stava cercando una soluzione idonea. Questo, sino a poco tempo fa, quando invece è stata notificata a Paolo l’ingiunzione ad abbandonare l’appartamento il 22 settembre. L’assistente sociale di competenza, ci riferisce Paolo, lo ha contattato per riferirgli di avere per lui un alloggio, dove la cagnolina non è ammessa. Con tutta evidenza, la situazione non è sotto controllo né poco urgente.
Da anni chiediamo che il Comune predisponga alloggi e strutture per utenti fragili (anziani, disabili seguiti dai servizi sociali, persone in difficoltà economiche, donne vittime di abusi e costrette a lasciare la propria casa, ecc..) in cui possano essere accolti anche gli animali domestici. E’ impensabile che ai nostri giorni ancora non vengano concepite soluzioni che non costringano, in momenti particolarmente bui, a separarsi dai compagni di vita.
Ci sono decine di esempi che potremmo fare in proposito: ricordiamo solo una giovane coppia sfrattata che ha dormito tutto l’inverno al freddo con i propri cani pur di non separarsene, e che da qualche mese si è rifugiata in una roulotte, in condizioni estremamente precarie, ancora in attesa di una soluzione dai servizi sociali.
Per Paolo e la cagnolina Aria la situazione è drammaticamente urgente: separarli equivarrebbe a condannare a morte una cagnolina molto anziana, e a gettare una persona molto provata in una situazione di grave tracollo emotivo. Davvero la nostra amministrazione, i consiglieri di opposizione, gli uffici competenti non sono in grado di trovare una soluzione?
La vicenda è stata oggetto di due interrogazioni regionali da parte della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto); alla prima la Regione ha risposto, ed attraverso le parole dell’Assessore al Welfare ha riconosciuto la necessità di sostegno a categorie socialmente deboli nel mantenimento e cura degli animali d’affezione; nel febbraio 2023, ci ricorda la Regione, è stato organizzato un incontro con gli Uffici Diritti Animali dei Comuni capoluogo, in cui si è convenuto sull’importanza dell’accesso alle unità abitative gestite dai servizi sociali da parte di famiglie con animali al seguito.
Quello che manca sono azioni concrete, e noi ora chiediamo ancora una volta a chi di competenza di dare seguito alle promesse (più volte ci è stato ribadito che si sarebbe cercata una sistemazione per umano e cagnolina), predisponendo al più presto un alloggio, anche fuori città, anche molto piccolo, per Paolo ed Aria, al fine di evitare una tragedia annunciata.
Lo ripetiamo, anche per chi non avesse seguito la vicenda o pensasse di offrire una sistemazione alla sola cagnolina: non è questa la soluzione. La soluzione giusta è quella di non separare la famiglia, una famiglia speciale costituita da un ragazzo sfortunato e dalla sua ragione di vita, la cagnolina che gli è tanto è affezionata.
Paolo ed Aria spettano speranzosi una risposta, e noi siamo al loro fianco!”
CLAMA Ravenna