Quest’anno cade la 90° ricorrenza dell’Holodomor, un genocidio contro la nazione ucraina, lo sterminio per fame commesso dalla leadership dell’Unione Sovietica per sottomettere gli ucraini, eliminare la resistenza al regime ed impedire la costruzione di uno Stato ucraino indipendente. La carestia colpì il Paese tra il 1932 e il 1933, causando 6 milioni di morti. In primavera morivano 28.000 persone al giorno, 1.168 ogni ora e 20 ogni minuto. Tutto questo avvenne nonostante vi fossero grandi riserve di grano nella Riserva statale centralizzata ed esportazioni alimentari su larga scala.
Le vittime dell’Holodomor vengono commemorate ogni quarto sabato di novembre, quest’anno Il 25 novembre, con diverse iniziative in Ucraina e all’estero. Seguendo la tradizionale campagna di informazione, l’Associazione Malva – ucraini di Ravenna invita la cittadinanza, le autorità comunali ed ecclesiastiche , le forze politiche e sociali a partecipare alle ore 16:00 in piazza del Popolo alla Commemorazione delle vittime di questo terribile genocidio del popolo ucraino, accendendo una candela della memoria.
L’Unione Sovietica negò l’esistenza dell’Holodomor mettendo a tacere ogni tentativo di commemorare le vittime e manipolando i dati demografici riuscì a nascondere l’improvvisa scomparsa di milioni di persone. Furono proprio i diplomatici italiani degli anni ’30, come il console Gradenigo, ad avere il coraggio di svelare al mondo questi crimini.
L’insabbiamento delle responsabilità fu totale non solo all’epoca dei fatti ma anche in seguito, la menzogna era il modus operandi dell’Unione Sovietica come lo è oggi per la Russia di Putin. L’Holodomor non è stato un disastro naturale, ma un deliberato atto di genocidio perpetrato dal regime di Stalin, che trasformando il cibo e la povertà in armi prese di mira i civili. Ugualmente la Russia di Putin attacca deliberatamente i civili, ancora una volta trasformando il cibo in arma, creando una crisi alimentare globale, bombardando con armi incendiarie i campi ucraini e distruggendo infrastrutture energetiche per derubare gli ucraini del calore e della luce.
La verità sull’Holodomor si è diffusa su vasta scala soltanto dopo la dichiarazione di indipendenza dell’Ucraina (1991) e in seguito all’apertura degli archivi sovietici. Oggi la comunità internazionale è unita nel ricordare l’Holodomor come un atto di genocidio e il 26 luglio anche il Senato italiano ha compiuto lo stesso passo, con una larghissima maggioranza trasversale.
Un genocidio di 90 anni fa trova oggi la sua ripetizione, con persone uccise per la sola colpa di essere ucraini. Un filo spinato che collega il passato con il presente e che dobbiamo spezzare per evitare di trascinarlo nel nostro futuro. La storia è ciclica e la Russia, degna erede del suo passato sovietico sanguinario, continua a uccidere. Riconoscendo l’Holodomor come genocidio onoriamo la memoria di milioni di ucraini sterminati e ripristiniamo la giustizia storica, con un messaggio chiaro: una giusta punizione per tutti i crimini passati e presenti di Mosca è inevitabile.