“L’Associazione CLAMA sta lavorando agli ultimi aspetti del progetto “I pavoni di Punta Marina, un percorso di civiltà”, che vedrà la luce grazie alla collaborazione con il Comune di Ravenna, al supporto di Animal Liberation ed alla preziosa consulenza dell’esperto in ornitologia Paolo Fenati; nonostante il ritardo nella realizzazione – non imputabile ai volontari ma alle lunghe tempistiche per gli aspetti prettamente burocratici e di fattività – il progetto verrà completato prima dell’arrivo in massa di turisti per la stagione balneare.
Ovviamente, il progetto è rivolto anche ai residenti ed ha lo scopo di garantire una serena convivenza fra i cittadini ed i bellissimi pavoni che, ricordiamo, furono introdotti dall’uomo già una trentina di anni fa nella pineta del lido ravennate. Da allora il loro numero si è mantenuto sui 40 esemplari, come viene riportato anche dal Comune nella determina del 2022; come spiega l’esperto che ha collaborato al progetto, solo una piccolissima parte dei piccoli sopravvive per la predazione di volpi, gazze e corvi. Questo fa parte del ciclo della natura, che si autoregola senza che l’uomo intervenga.
Quello che noi esseri umani possiamo e dobbiamo fare, in un mondo che sempre più usurpa spazio agli animali, è imparare a convivere con altre specie, tutelandole ed al contempo adottando eventualmente provvedimenti per una sempre più pacifica coesistenza.
Per questo motivo, oltre all’apposizione di cartelloni informativi lungo il percorso naturalistico, l’Associazione organizzerà, assieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, incontri con la cittadinanza al fine di rendere partecipe anche chi ancora non ha colto l’importanza di questa unicità data dalla presenza di animali meravigliosi; poche cittadine al mondo, come Finningley in Inghilterra, possono vantare una tale peculiarità, addirittura ripresa da TripAdvisor, a testimonianza del potenziale di attrazione turistica e naturalistica.
Per attuare al meglio una convivenza ideale, ricordiamo alla cittadinanza di non offrire cibo ai pavoni nel proprio giardino: trovano tutto ciò di cui hanno bisogno per la loro dieta in pineta (sapevate che si nutrono anche di zecche? a beneficio anche dei nostri cani): in questo modo tenderanno a soggiornare lontano dalle zone abitate; siamo consapevoli infatti che non tutti amano gli animali (pavoni, gatti o merli che siano) e per questo ci impegneremo affinchè più persone possibili comprendano come convivere al meglio, sottolineando al contempo che maltrattare pavoni ed altri animali costituisce reato. Nelle brochure che verranno distribuite e sui social dell’organizzazione sarà riportato un contatto mail da contattare per maggiori informazioni (ad esempio, il nostro esperto sarà a disposizione per guidare i cittadini che non desiderino la presenza di pavoni nel proprio giardino nella realizzazione di semplicissimi dissuasori a costo pressoché zero).
Noi volontarie dell’Associazione CLAMA siamo molto orgogliose di questo progetto, e desideriamo ringraziare l’amministrazione comunale per avere abbandonato l’idea di spostare i pavoni in strutture dove non avrebbero avuto spazi, alberi e sicurezza adeguata e per avere deciso di collaborare in questo percorso innovativo e di civiltà. La via per una amministrazione saggia del territorio non deve essere quella di eliminare qualsiasi presenza di flora e fauna pur di soddisfare chi ama unicamente il suono di clacson e la vista del cemento, ma di lavorare seriamente per il rispetto di ogni specie.
Ringraziamo inoltre l’esperto Paolo Fenati e l’avvocato Francesco D’Alba per i preziosi consigli, l’associazione Animal Liberation che ha sempre seguito la vicenda, e tutti coloro che, localmente e da ogni parte d’Italia, hanno sostenuto il progetto e attuato iniziative per aiutare i pavoni a vivere liberi e rispettati.”
Associazione CLAMA Ravenna