6 persone arrestate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ravenna con l’accusa di aver organizzato assalti esplosivi a bancomat e uffici postali. L’attività dei carabinieri si è conclusa il 12 settembre scorso quando sono stati sorpresi in flagranza di reato 6 malviventi mentre facevano saltare con l’esplosivo, utilizzando la “tecnica della marmotta”, lo sportello ATM della filiale Unicredit di Mezzano.
Dopo l’assalto si è innescato un rocambolesco inseguimento fino a Rimini ove, nei pressi dell’abitazione di colei che è risultata essere la basista, di origini campane, sono stati fermati e tratti in arresto i componenti della banda, non dopo aver invano tentato anche lo speronamento di una delle auto di servizio dei militari.
In particolare, l’operazione ha permesso di recuperare e restituire ai legittimi proprietari:
- la refurtiva in denaro appena asportata, costituita da oltre 7000 euro in contanti;
- il veicolo utilizzato per compiere il furto con scasso, individuato in un’Alfa Romeo Giulietta rubata per lo scopo a Godo di Russi la stessa notte;
nonché di sottoporre a sequestro:
- una delle autovetture utilizzate per la fuga;
- numerosi attrezzi da scasso e indumenti per il travisamento.
Dopo le formalità di rito connesse coll’arresto in flagranza, il GIP del Tribunale di Ravenna, dott. Corrado Schiaretti, concordando con le risultanze investigative prodotte dal PM, dott. Stefano Stargiotti, e raccolte dai militari operanti, ha emesso ulteriori 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di una 33enne campana, da tempo residente a Rimini, e 5 foggiani di età comprese tra 21 e 48 anni, tutti ritenuti responsabili a vario titolo e in concorso tra loro di furto pluriaggravato e di detenzione e porto in luogo pubblico di sostanze esplodenti.
I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti nel corso della serata di ieri a Rimini e Forlì.
Tuttora in corso ulteriori accertamenti al fine di appurare il coinvolgimento dei fermati in analoghi episodi di furto con esplosione ai danni di sportelli bancari avvenuti in zona prima e dopo il periodo del “lockdown nazionale”.