«Il 22/4/2021, a proposito di ASP della Romagna Faentina, interrogavo il Sindaco e la Giunta per chiedere se fosse stato adottato un piano alternativo qualora il giudizio di merito (dei tribunali amministrativi – nda) avesse confermato la provvisoria sospensione del Consiglio di Stato» Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Faenza, ribatte alla replica della maggioranza dopo la bocciatura della mozione di sfiducia al consiglio di amministrazione dell’Asp della Romagna Faentina.
«L’Assessore Agresti vergava una risposta di sei pagine in cui affermava, tra l’altro, che “è pienamente legittimo e rispondente a criteri di efficienza ed efficacia prevedere un modello gestionale unitario pubblico” (efficienza ed efficacia sono numeri, no?), ed aggiungeva nello specifico del piano alternativo che “sono in corso di valutazione più scenari che tengono conto di diverse possibili date di concreto avvio della gestione del Fontanone da parte dell’Asp. Qualora dovesse perdurare il mancato subentro di Asp nella gestione del servizio CRA, l’azienda è destinata per il momento a conservare la gestione dei servizi e delle attività in capo alla stessa fino ad oggi..”.
A distanza di sei mesi, di ulteriori 350.000 euro pompati nelle casse di ASP, dove sono i molteplici scenari alternativi? Dove sono i criteri di efficienza ed efficacia millantati dall’Assessore Agresti e dalla sua giunta?» si chiede Bertozzi.
«Se il Sindaco anziché spazientirsi e sbuffare durante il Consiglio Comunale quando dai banchi dell’opposizione si spinge il dibattito su questi temi, portasse proposte forse sarebbe più opportuno» critica il consigliere di opposizione.
«Se il PD, anziché stilare comunicati stampa dove tace nel merito inventando pretestuose battaglie di leadership all’interno del centrodestra, si facesse portatore (quale primo partito della maggioranza e principale responsabile dello stato di ASP) di un ventaglio di soluzioni, sarebbe più saggio.
Da anni ormai si stanno consumando diverse visioni e divisioni tra il Consiglio di Amministrazione di ASP e l’Assemblea dei soci, il CDA chiede un aumento delle rette, chiedeva di non passare i 112 posti accreditati ad In Cammino, chiedeva di intervenire sulla riorganizzazione delle strutture, la politica, i Sindaci, i comuni soci su alcuni temi hanno fatto muro (anche giustamente) su altri invece non hanno scelto vittime dei propri stessi errori.
Il procedimento di passaggio della gestione dei posti accreditati da In Cammino ad ASP è stata cassata da TAR e Consiglio di Stato, anche perché il procedimento amministrativo con cui si è cercato di realizzarlo è stato sbagliato. Perché il PD non ammette una responsabilità della propria amministrazione in questo?
No, non lo fa, non lo fa e preferisce (come d’abitudine) spostare l’attenzione, concentrarsi sul COVID senza citare il quasi milione di euro che lo Stato centrale ha girato agli enti soci per sostenere i danni COVID procurati al bilancio ASP, cita una elevata qualità del servizio senza entrare nel merito, non ammette alcuna responsabilità. Va tutto bene madama la marchesa ma Palazzo Mazzolani versa in condizioni estremamente difficili (per ammissione di un autorevole membro della maggioranza stessa) perché gli oltre 200.000 euro di plusvalenza della cessione immobiliare del 2019 (nel 2019 il COVID era ancora totalmente sconosciuto!) anziché essere destinati a quell’intervento sono stati dirottati dall’assemblea dei soci a coprire una parte del buco di bilancio provocato dalle scelte dell’amministrazione Malpezzi-Isola.
È troppo facile buttarla in caciara, spostare l’attenzione e fare demagogia, citare prima i camion con le bare di Bergamo, poi presunte battaglie politiche all’interno del centrodestra.
I Revisori di ASP mettono in dubbio la continuità aziendale, di questo deve rispondere l’amministrazione!
La Regione ha eccepito la prdopria non competenza rispondendo ad un’interrogazione di Fratelli d’Italia, il Sindaco di questo dovrebbe interessarsi, magari insieme al Consigliera Regionale Rontini, sempre pronta a presenziare ad ogni inaugurazione cittadina ma stranamente silente su questa partita» arringa Bertozzi.
«È tempo di risposte sia su quello che è successo fino ad oggi, e qui insieme agli amici ed alleati di Lega, Insieme per Cambiare e Per Faenza sono convinto avremo presto qualcosa da dire, sia su quello che succederà.
Lamentano il PD ed i suoi alleati nel comunicato farsa diramato ieri, una presunta indisponibilità dell’opposizione a sostenere i costi di un diverso progetto di gestione. No signori, noi stiamo chiedendo da mesi di portare il tema nelle sedi istituzionali, di portare un piano diverso di gestione e voi da mesi state facendo melina, noi non fuggiamo le nostre responsabilità, voi sì.
È inaccettabile”.