Il periodo dei saldi estivi è partito con qualche segnale incoraggiante; secondo i dati di un sondaggio flash condotto dalla Federazione Moda-Italia-Confcommercio: il 61% dei negozi di moda, abbigliamento, calzature, pelletteria e accessori che ha risposto al monitoraggio ha registrato un incremento o una stabilità rispetto alla prima settimana di vendite nei saldi estivi del 2021, contro un 39% che ha avuto un calo.
Per il Direttore di Confcommercio Ascom Lugo Luca Massaccesi: “Sono giornate di importante risparmio che consentono ai consumatori di affrontare in maniera più spensierata, ancorché responsabile, i generalizzati rincari di bollette, carburanti, prodotti e inflazione”.
“Anche se è prematuro valutare ora l’impatto di questi saldi estivi – prosegue Massaccesi – la prima settimana di shopping scontato lascia intravedere qualche segnale di stabilità dei saldi rispetto a quelli del 2021. Un avvio che lascia ben sperare ed essere un po’ più ottimisti anche per una questione di numeri. Se guardiamo all’inflazione, schizzata all’8%, quella che riguarda solo abbigliamento e calzature è ferma all’1,7%. Si può dire, sostanzialmente, che in questo settore è cambiato poco o nulla sul fronte dei prezzi. Prezzi che, con questi saldi, si abbassano ulteriormente”.
“Un cauto ottimismo poi – prosegue ancora Massaccesi – arriva dalle stime Confcommercio sulle spese degli italiani nei due mesi di saldi estivi, pari a 3,1 miliardi di euro per il 2022, a fronte dei 2,6 miliardi del 2021. I saldi sono un’ottima occasione per fare buoni acquisti e sostenere i consumi e il PIL italiano e rilanciare al contempo gli acquisti nei negozi delle nostre città”.
“Resta comunque importante – conclude Massaccesi – che il Governo agisca in fretta con aiuti a cittadini e imprese sul caro energia e cuneo fiscale. Così come resta un tema aperto quello dell’avvio troppo anticipato dei saldi, tenuto conto anche del mutato andamento climatico”.