L’andamento degli acquisti legati al Natale continua a premiare il prodotto di qualità. Le ceste natalizie con prodotti alimentari tipici del territorio sono i regali più venduti, insieme a maglieria, camicie, profumi ed accessori, meglio se di marca. Questi in estrema sintesi i dati che emergono dall’indagine sulle vendite del periodo pre-natalizio effettuata da Confcommercio Emilia Romagna, tramite il centro studi Iscom Group, su un panel di imprese commerciali della nostra regione, del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, profumeria, oggettistica, giocattoli, ecc.), per monitorare l’andamento delle vendite di questo Natale e gli orientamenti di spesa delle famiglie emiliano-romagnole.
In base all’indagine il 66% degli operatori intervistati dichiara vendite stabili (48%) o in aumento (18%) rispetto allo scorso anno.
Sono i prodotti alimentari a dominare la classifica dei regali più acquistati per questo Natale: nel comparto alimentare il 39% degli operatori dichiara vendite in aumento rispetto allo scorso anno e un altro 56% dichiara comunque un andamento stabile. Solo il 6% evidenzia una diminuzione delle vendite.
I punti vendita di abbigliamento e di beni persona e casa presentano per ora un andamento prevalentemente stabile, su cui influisce maggiormente il fatto di avere ancora un fine settimana immediatamente precedente il Natale, su cui si ripongono buone aspettative.
“Il consumatore è sempre più alla ricerca di prodotti di qualità e di un servizio altamente professionale – commenta il Direttore di Confcommercio Ascom Lugo Luca Massaccesi – La grande professionalità e il servizio della rete commerciale dei negozi di vicinato – prosegue Massaccesi – sono una risposta concreta alla ricerca di qualità. Per questo con le altre Ascom ci stiamo impegnando per portare avanti sul territorio regionale una serie di iniziative volte a promuovere gli acquisti natalizi nei negozi “sottocasa” che animano le nostre Città.
Solamente il 20% degli operatori segnala una prevalenza di acquisti di prodotti economici (nel 2016 tale percentuale era pari al 40%): a conferma che il consumatore non è più solo attento al prezzo ma quando spende cerca qualità e funzionalità del prodotto e del servizio.
“Il consumatore in questo periodo – prosegue ancora Massaccesi – è si attento al prezzo accessibile ma anche molto orientato all’acquisto del Made in Italy, di prodotti dal brand affermato ed in ogni caso di alta qualità: maglioni, pantaloni e sciarpe i prodotti più venduti. Il recente abbassamento delle temperature sta facendo ripartire la vendita di capispalla di una certa importanza. Nello specifico del nostro territorio registriamo un andamento simile agli anni passati, per qualcuno in leggerissimo aumento.
La spesa media per cliente per l’abbigliamento è di circa 114 euro, e per i beni persona è di circa 87 euro; il valore è più contenuto per gli altri beni (in particolare oggettistica, giocattoli e libri). La spesa per gli alimentari si attesta a 35 euro in media.
Se si considera che il nucleo medio familiare in Emilia Romagna è composto da 2,2 componenti (Fonte: ISTAT dati al 31/12/2017) la spesa media per famiglia per quanto riguarda l’abbigliamento è intorno ai 250 euro, per i beni persona è di 192 euro, per altri regali è di 96 euro, e per gli alimentari è di quasi 78 euro.
La spesa media degli alimentari è cresciuta negli anni, raddoppiando il valore dal 2014; anche per l’abbigliamento e beni persona la spesa del 2018 è superiore a quella degli anni precedenti ma con un andamento altalenante.