“Siamo la regione che ha varato il “patto per il lavoro”, la Regione che ha saputo valorizzare coesione e comunità di fronte alla crisi, garantire il mantenimento del patto sociale anche in momenti davvero durissimi e drammatici” affermano Articolo Uno Ravenna e Sinistra per Ravenna.
“Come già esposto dalla neosegretaria generale della CGI di Ravenna, alla quale cogliamo l’occasione per fare gli auguri di buon lavoro, ribadiamo come Articolo Uno Ravenna e Sinistra per Ravenna un concetto molto semplice: si scelgano gli strumenti giuridici e contrattuali possibili e più adatti, ma non ci sia peggioramento delle condizioni di lavoro soprattutto in questo campo e su contratti dove il punto di partenza è già inferiore ai 6,5 euro/h” proseguono Articolo Uno e Sinistra per Ravenna.
“Purtroppo, nell’ambito degli appalti si può annidare lo sfruttamento anche nel rispetto delle norme, ed è una nostra scelta politica quella di monitorare questi fenomeni che precarizzano ulteriormente in durata, retribuzione, intermediazione e diritti legati ai contratti. Chiediamo all’Azienda e al Sindaco di tenere alta l’attenzione e rimediare agli esiti per scongiurare l’abbassamento a meno di 5 euro lordi all’ora previsto dal nuovo appalto” spiegano Articolo Uno e Sinistra per Ravenna.
“Stiamo parlando di donne e di uomini, spesso giovani e spesso alla prima esperienza lavorativa, che durante questa pandemia, al fianco di operatori sanitari, stanno combattendo la diffusione del virus. Appartengono al nutrito gruppo di lavoratori non direttamente assunti dall’Ausl al pari di barellieri, addetti alle pulizie, facchini, autisti che insieme al personale medico, infermieristico e oss rendono possibile il corretto funzionamento della sanità pubblica” concludono Articolo Uno e Sinistra per Ravenna.