Comprendiamo bene le ragioni che hanno portato diversi gruppi di maggioranza a presentare un ordine del giorno che ha l’obiettivo modificare la decisione affrettata e pasticciata del Governo nazionale M5S- Lega di moratoria per 18 mesi  delle nuove estrazioni di gas metano e condividiamo sia le preoccupazioni relative agli impatti occupazionali e produttivi su settori importanti della nostra economia, sia la volontà di sollecitare l’ accelerazione del percorso per  realizzare gli obiettivi europei al 2030 e al 2050  per contrastare i cambiamenti climatici in atto e contribuire in modo determinate alla strategia definita negli accordi di Parigi per evitare che si superi  di oltre 1,5° il riscaldamento del nostro Pianeta.

Ribadiamo con coraggio e determinazione:

1 ) Per noi la priorità delle priorità è l’impegno ad ogni livello per contrastare i cambiamenti climatici, riducendo drasticamente le emissioni di gas serra, aumentando l’ efficienza energetica in ogni settore e passando il più rapidamente possibile dalle energie fossili alle energie rinnovabili e pulite.

Ce lo dicono ogni giorno e in termini sempre più allarmati migliaia di scienziati in tutto il mondo, ce lo hanno detto i movimenti dei giovani guidati di Greta Thumberg, ce lo ricordano fatti drammatici a livello locale e globale connessi ai cambiamenti già in atto. Un noto giornale nazionale oggi titolava in prima pagina: “L’Europa brucia a 40 gradi. Il 2019 è l’anno più caldo dal 2003 “,

Per questo consideriamo gravissima la scelta del Governo italiano di non riconoscere l’emergenza climatica  e il veto dei Paesi sovranisti di Vilnius che ha impedito l’impegno del Parlamento europeo per conseguire l’ obiettivo di zero emissioni di CO2  al 2050.

Per questo, e per non ricadere nello sconfortante giochino che vede il lavoro contrapposto all’ambiente, rinnoviamo il nostro appello rivolto da un lato ai grandi gruppi industriali in termini di responsabilità ed innovazione, e dall’altro al governo, ai 5 stelle come forza originariamente più sensibile alle tematiche ambientali, affinché sostengano un cambio di passo.

Ravenna è, ed è stata, una delle grandi capitali del metano ed ha la capacità per di leggere i grandi cambiamenti che potrebbero consegnare alla storia esperienze e posti di lavoro.

  1. Il tema del metano in Adriatico non è da demonizzare ma resta obbiettivamente marginale rispetto alle sfide energetiche già citate. Noi siamo per il mantenimento dei pozzi esistenti sostenibili esclusa “Angela Angelina” e siamo favorevoli a esplorazioni oltre le 12 miglia come per altro previsto dalla legge.

3 ) Infatti, in un ordine del giorno su tali temi a nostro avviso non poteva mancare la richiesta pressante e rinnovata  al Governo e a Eni di anticipare la chiusura dei pozzi di estrazione di gas  connessi alla Piattaforma Angela Angelina, collocata a poche centinaia di metri dalla spiaggia e i cui effetti sulla costa di Lido di Dante e Lido Adriano sono obiettivamente insostenibili.

LA PRIORITA’ DELLE PRIORITA’, RESTA, COSTRUIRE UN MONDO NUOVO BASATO SU EFFICIENZA ENERGETICA, ENERGIE RINNOVABILI, NUOVE DOTAZIONI TECNOLOGICHE e NUOVE FILIERE