“I progetti e gli investimenti per passare dal modello di produzione fondato sulle fonti di energia fossili a quello fondato sulle energie pulite e rinnovabili sono oggi una necessità. Il dibattito che abbiamo seguito sugli organi di informazione, sui social e da contatti informali rispetto a progetti che prevedono la realizzazione di “Parchi eolici” in Adriatico al largo della costa romagnola non può che essere approfondito e nel merito”. Lo affermano Articolo Uno e Sinistra per Ravenna in merito al dibattito sul parco eolico al largo delle coste riminesi
“Esprimiamo interesse e apprezzamento per tali iniziative imprenditoriali, dato che è evidente a tutti che per superare l’emergenza ambientale e climatica occorre passare progressivamente dalle energie fossili a quote crescenti di energie rinnovabili come evidenziato dagli accordi di Parigi e come votato anche dal Consiglio Comunale di Ravenna”.
Dall’apprezzamento al progetto del parco eolico, alla richiesta di considerare nuovi progetti sostenibili:
“Per questo vogliamo sottolineare, condividere e rilanciare il giusto invito di “Emilia-Romagna Coraggiosa” al fine di aprire una discussione che tenga conto di tutti gli elementi per valutare gli impatti dai diversi punti di vista e che sappia coinvolgere anche i territori al fine di non assumere un atteggiamento superficiale e liquidatorio.
Questo a maggior ragione ora che le importanti risorse in arrivo dall’Unione Europea, che vuole orientare anche il Recovery fund alla transizione ecologica, possono contribuire a spingere su tecnologie innovative nell’ambito delle energie rinnovabili e pulite.
Non banalizziamo questa discussione e non fermiamoci ai titoli, lo sviluppo di questi e altri progetti sull’ efficienza energetica e le rinnovabili potrebbero offrire importanti occasioni di lavoro e di diversificazione di settori economici importanti per il nostro distretto più che altrove, viste le infrastrutture, le competenze e le esperienze del nostro distretto. A Ravenna si parla da tempo di un parco eolico che sfrutti le piattaforme dismesse ubicate in mare aperto: nessuno può escludere a priori una proposta di questo tenore.
Apriamo un tavolo e una discussione come giustamente richiesto dai consiglieri Igor Taruffi e Federico Alessandro Amico, che sappia tenere conto delle specificità locali ed inserirsi nel “patto regionale per il clima”: per progetti di questa entità sono previste giustamente procedure di valutazione di impatto ambientale pubbliche e trasparenti a cura di tutti i Ministeri competenti con possibilità di intervento da parte di cittadini, istituzioni e associazioni. Saranno tali procedure a valutare con rigore la sostenibilità ambientale e paesaggistica, la qualità tecnologica e la compatibilità con altre attività economiche di grande importanza per la Romagna quali il turismo, l’attività portuale e la pesca anche individuando le giuste distanze dalla linea di costa, ma la politica deve dare linee di indirizzo chiare e la transizione non è ormai più una scelta, ma una necessità”.