Apprendiamo dagli organi di informazione che sarebbero praticamente pronte le “Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” finalizzate all’utilizzo rapido e ottimale delle risorse straordinarie del Recovery Fund approvato dalla Unione Europea.
La bozza che dovrebbe essere presentata ufficialmente nelle prossime ore ha l’obiettivo generale di raddoppiare il ritmo di crescita e avere dieci punti in più di tasso di occupazione e proporrebbe le seguenti priorità:
1. Digitalizzazione e innovazione. L’obiettivo è digitalizzare: le Linee guida prevedono l’informatizzazione della pubblica amministrazione; il completamento della rete nazionale in fibra ottica e interventi per lo sviluppo delle reti 5G.
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica. Gli obiettivi sono la decarbonizzazione dei trasporti, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’impiego delle energie rinnovabili negli edifici pubblici; la gestione integrata del ciclo delle acque; gli investimenti in economia circolare.
3. Infrastrutture per la mobilità sostenibile. Sono previsti in particolare investimenti sulle ferrovie e per la mobilità urbana sostenibile pubblica e privata.
4. Istruzione formazione e ricerca. Il governo ha intenzione di ricorrere massicciamente al Recovery Fund: digitalizzazione dell’istruzione, lotta all’abbandono scolastico, politiche mirate ad aumentare i laureati. Cablaggio in fibra ottica delle università.
5. Equità e inclusione sociale e territoriale. Dopo la crisi globale la diseguaglianza in Italia è aumentata, bisogna contrastarla anche riqualificando centri urbani e periferie e attivando politiche attive del lavoro e per l’occupazione giovanile, oltre al Family act e al rafforzamento della formazione per le donne.
6. Salute. La necessità di intervento è sotto gli occhi di tutti. Più posti in terapia intensiva, resi necessari dall’epidemia ma anche più informatica nella sanità a partire dall’introduzione del fascicolo sanitario elettronico. Uno specifico investimento, dicono le Linee guida, sarà fatto anche sulle cure e l’assistenza a domicilio per superare “le attuali carenze del sistema delle Rsa”.
Al di là del necessario approfondimento, quando il documento sarà disponibile e ufficiale, come Articolo Uno e Sinistra per Ravenna riteniamo che le linee, sinora conosciute, siano coerenti con gli obiettivi europei del Recovery Fund, e con l’ esigenza di impiegare queste risorse straordinarie e irripetibili per un progetto strutturale e organico che guardi al futuro, che dia risposte nuove in particolare per le nuove generazioni e che consenta di affrontare tematiche fondamentali su cui sinora le risposte sono state insufficienti.
Inoltre, molti temi, ad esempio quelli che riguardano lo sviluppo sostenibile, l’equità sociale, la scuola e la salute sono stati più volte sollecitati dai cittadini, dalle organizzazioni sindacali e da tante associazioni e realtà civiche.
Naturalmente per non essere velleitario questo disegno va attuato rapidamente e con un forte e positivo rapporto tra Unione Europea, Stato italiano, Regioni ed Enti Locali.
Per questo è indispensabile che anche in Regione Emilia-Romagna e a Ravenna si apra subito un dibattito ampio e concreto che coinvolga le istituzioni, le associazioni e i cittadini per tradurre le tante idee presenti anche nei programmi delle Amministrazioni si traducano in progetti concreti, chiari e condivisi e ben coordinati con la stessa Regione nell’ambito del nuovo “Patto per il lavoro e per il clima “.
Come Articolo Uno e Sinistra per Ravenna, in coerenza con il programma di Emilia-Romagna Coraggiosa, cercheremo di dare il nostro contributo in particolare su progetti fondamentali che riguardano la salute, l’ambiente e le energie rinnovabili, lo sviluppo e la mobilità sostenibile, la scuola a cominciare dai servizi per l’infanzia, l’equità sociale e l’ equilibrio territoriale.