A causa dei prezzi particolarmente bassi di tutti prodotti petroliferi dovuti all’epidemia di
Coronavirus, le grandi compagne dell’Oil&Gas starebbero rinviando le operazioni di “decommissioning“ delle Piattaforme di estrazione a mare non più utilizzate.
Come è scritto negli atti di concessione da parte dei Ministeri competenti, tali piattaforme, una volta esaurita la loro funzione, debbono essere o utilmente riconvertite ad esempio per costituire nuovi atolli artificiali per la biodiversità, la pesca o come laboratori marini o per sperimentare nuove forme di energia rinnovabili, dal solare all’eolico, dall’idrogeno al moto ondoso, oppure rapidamente dismesse con un’operazione di bonifica in sicurezza.
Articolo Uno e Sinistra per Ravenna hanno in merito depositato un’interrogazione:
“Siamo favorevoli ad attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle attuali piattaforme di estrazione del metano in Adriatico al fine di consentire la continuità dell’attività lavorativa in questa fase di transizione e al fine di consentire il completo utilizzo dei giacimenti in essere in condizioni di sicurezza e nel pieno rispetto delle normative ambientali. Nel contempo chiediamo all’amministrazione:
– Se si hanno notizie circa un eventuale slittamento dei Piani di dismissione delle piattaforme non più utilizzate;
– Se le aziende del settore, a partire da ENI sono orientate a mantenere i loro piani di riutilizzo o di decommissioning, come sarebbe auspicabile;
– Si coglie infine l’ occasione per chiedere un aggiornamento circa la disponibilità da parte di ENI di anticipare i tempi di dismissione della Piattaforma Angela Angelina per la sua vicinanza alla costa, come più volte sollecitato dal il Consiglio Comunale”.