È di ieri la notizia di un esposto, presentato presso la Prefettura di Ravenna, che denuncia l’insostenibile situazione riguardante lo Sprar di via Tommaso Gulli. «Ancora una volta disinformazione e proseliti politici diventano strumenti per minare il lavoro di un assessorato che ha portato la realtà ravennate, in merito alla gestione dei richiedenti asilo, tra le eccellenze in Italia» commentano Bratta e Tronconi di Articolo 1.
«Il “comitato cittadino Darsena”, che si attesta questa “vittoriosa battaglia civile”, non ha mai interagito con il Consiglio Territoriale, democraticamente eletto, evitando accuratamente di portarvi le sue istanze e discuterle, come altri comitati cittadini, presso un tavolo di confronto legittimamente istituito, altrimenti sarebbero venuti a conoscenza del fatto che l’Assessorato all’Immigrazione aveva già provveduto a predisporre la ricollocazione degli inquilini in altra sede, poiché non vi erano le condizioni perché il progetto Sprar proseguisse in quel condominio.
Siamo di fronte all’ennesimo caso di cinismo politico travestito da civismo, che contribuisce a screditare il lavoro di quanti sono impegnati nelle associazioni per il proprio territorio in favore di progetti che riguardano la vita di giovani ragazzi e ragazze».
L’assessore Valentina Morigi ha confermato che il Comune, d’accordo con i ragazzi dello Sprar, ha già deciso da tempo di trasferire i giovani a causa di un rapporto ormai logoro con alcuni residenti, frutto di continue tensioni.