Disegni di svastiche e qualsiasi simbolo inneggiante il nazifascismo sono una deturpazione e un insulto inaccettabile verso la Storia di Liberazione di Ravenna, città medaglia d’oro per la Resistenza.
Per questo, chiediamo che le Istituzioni si attivino rapidamente, rimuovendo ogni traccia, ogni simbolo, ogni volta ce ne fosse necessità, coinvolgendo anche il Comitato Antifascista promosso e attivato dal Sindaco de Pascale, come mezzo si segnalazione.
In ogni caso, crediamo che, ricoprire le scritte e i simboli, come fatto recentemente, cercando di rimediare da sè, non sia la giusta e sufficiente risposta al problema.
C’è bisogno innanzitutto di una battaglia culturale contro qualsiasi sintomo di intolleranza e odio, una battaglia che deve essere fatta, però, sia fuori che dentro le Istituzioni.
Non ci abbassiamo al gioco della destra che, nell’ultimo Consiglio Comunale, in modo se non subdolo ma ambiguo, ha segnalato questi fatti solo quando qualcuno è intervenuto a ricoprire i simboli, rimanendo però zitta quando quegli stessi simboli erano presenti da più di un mese, cercando quasi di equiparare le due azioni.
Imbrattare un bene pubblico non è mai ammissibile.
Ma equiparare questo, con chi disegna simboli nazifascisti, denunciabili appunto per apologia di fascismo, è una falsità.
Come, d’altronde, non sono ammissibili, le ronde di Forza Nuova, che, nonostante le numerose segnalazioni e proposte, tra tutte quella dell’ANPI per la messa al bando dei movimenti neofascisti, continuano indisturbate, con tanto di propaganda anche sui social network.