“Nei giorni scorsi gli organi d’informazione hanno pubblicato notizie dell’operazione della Compagnia Carabinieri di Faenza che ha portato all’arresto di due malviventi sorpresi a rubare nelle auto parcheggiate nell’area di sosta di Casa Spadoni, in via Granarolo. Gli arresti sono il risultato di una serie di servizi predisposti dai carabinieri, in seguito alle segnalazioni di furti sulle auto in sosta proprio nelle aree di parcheggio non custodite di diverse attività di ristorazione e ricettive della città.
“Come Casa Spadoni – spiega Beatrice Bassi, amministratore unico della società che porta il nome del ristorante – intendiamo ringraziare il nuovo comandante della Compagnia Carabinieri di Faenza, capitano Alessandro Averna Chinnici, e il luogotenente Vincenzo Parrinello, comandante della principale stazione di Faenza, per l’elevata professionalità dimostrata nell’affrontare un caso dai risvolti importanti”. Bassi spiega, infatti, che i due malviventi erano diventati dei veri e propri ‘persecutori’ del locale con danni economici rilevanti. “I furti – dice – avvenivano quasi esclusivamente in occasione di cene business, quindi incontri aziendali, meeting di professionisti, presentazioni di nuovi prodotti. Per i due ladri era l’occasione di entrare nelle auto per appropriarsi di computer, cellulari, caricabatterie e altra tecnologia”. L’azienda ha pensato di installare una videosorveglianza, nell’area privata destinata a suolo pubblico, ma la scarsa deterrenza di queste apparecchiature in un parcheggio così ampio e comunque l’onere successivo di risalire ai malviventi eventualmente ripresi, hanno fatto desistere dall’installazione. “Con il passare del tempo abbiamo subìto un contraccolpo economico, perché alcuni dei nostri clienti si sono detti molto preoccupati dalla presenza di questi malviventi. Ne abbiamo parlato con le istituzioni e con l’Arma dei Carabinieri che ha prontamente messo in atto le più adeguate contromisure che hanno portato in pochi giorni due malviventi in carcere, e riportato serenità a Casa Spadoni e alle altre attività economiche prese di mira. Per questo ribadiamo i nostri più sentiti ringraziamenti e invitiamo gli imprenditori a non subire minacce o intimidazioni, a volte esplicite o a volte più subdole, ma a rivolgersi alle forze dell’ordine”.
“Questa vicinanza ci fa sentire tutelati come cittadini e come attività economiche. Il mio invito è di non subire l’illegalità ma di combatterla insieme. “Come Molino Spadoni – conclude Beatrice Bassi – sosterremo anche il convegno ‘I presidi di legalità contro le infiltrazioni criminali nel tessuto economico e sociale’ promosso da Associazione italiana giovani avvocati, Università di Bologna e Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, in programma il 28 ottobre alle 9 a Palazzo Rasponi dalle Teste, Ravenna.”