Alla vigilia dell’approvazione del disegno di legge sui Sindacati Militari, giunto all’esame finale dell’Assemblea legislativa, le file dirigenziali del NSC si ampliano, infatti nella riunione della Segreteria Nazionale tenutasi a Roma il 15 marzo scorso, sono stati nominati nuovi dirigenti e segretari di sezione, tra questi, – riferisce il Segretario Generale E.R. Morgese, ancora una donna, Loredana Paolone, votata all’unanimità dal consiglio direttivo per l’Emilia Romagna. La PAOLONE andrà ad assumere all’interno della Segreteria Regionale E.R. la carica di Segretario Regionale unitamente ai dirigenti in carica: Gabriella Madormo, Davide Cutrino, Antonio Loparco, Andrea Di Virgilio, Alessandro Bellia, Salvatore Pacia.
La Segreteria Emilia Romagna, perseguendo la scelta di puntare sul determinante apporto delle figure femminili, intende distinguersi quale unione sindacale democratica, evoluta e concretamente mossa a promuovere la parità di genere ad ogni livello, a differenza di altri sindacati che non annoverano, tra le varie cariche, siffatta presenza femminile.
La neo Segretaria, Loredana Paolone, ha espresso la sua gratitudine al NSC per l’opportunità di partecipare all’innovativa realtà dei Sindacati Militari, convinta che in una società in cui sono richiesti standards sempre più performanti, sia negli ambienti di lavoro quanto nella vita personale e familiare, che possono ingenerare un sovraccarico emotivo, fisico e mentale, il NSC possa costituire quello strumento di raccolta delle diverse esigenze dei suoi iscritti, di promozione di iniziative per il benessere dei lavoratori militari, nonché strumento di raccordo al fine di garantire lo svolgimento “sereno e professionale” del servizio istituzionale.
La neo Segretaria metterà a disposizione le esperienze maturate nel corso di quasi 18 anni di servizio svolto in diversi Reparti dell’Arma dei Carabinieri, territoriale e speciale, che le hanno consentito di approfondire specifiche tematiche quali la violenza di genere e la promozione della parità di genere. In tal senso ha rimarcato la convinzione come solo l’ascolto attivo delle necessità e problematiche dei colleghi, uomini e donne, una ponderata e trasversale valutazione della situazione, possa consentire di tutelare concretamente i diritti dei lavoratori militari, promuoverne il benessere, nonché individuare e realizzare le opportune modifiche e strategie per prevenire quelle situazioni di disagio e burnout che molti colleghi esprimono, ormai da tempo, nell’ambiente di lavoro. Conclude sull’importanza della proposta del NSC di favorire la formazione di gruppi di lavoro, composti dalle varie e competenti figure professionali, in grado di approfondire lo studio del fenomeno e di proporre calzanti ed efficaci soluzioni.