Taglio del nastro per Argillà Italia. Venerdì 31 agosto, alle 16, davanti al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, l’inaugurazione ufficiale del festival alla presenza delle autorità, tra i quali sarà presente anche Peter Von Wesendonk, console Generale Aggiunto della Repubblica Federale di Germania in Italia, in rappresentanza della Germania Paese Ospite di questa edizione.
Entra nel vivo il lungo weekend faentino da trascorrere passeggiando lungo le vie del centro storico tra gli stand dei 200 ceramisti provenienti da tutto il mondo, visitando le numerose mostre o visitando le mostre del programma ufficiale o partecipando ai tanti eventi collaterali del circuito di Argillà OFF organizzati in spazi aperti al pubblico solo per l’occasione.
Numerose le inaugurazioni della giornata delle mostre ufficiali di venerdì 31 agosto.
Si comincia, alle 12, al MIC di Faenza con l’inaugurazione della mostra “Omaggio all’arte ceramica tedesca”, un piccolo omaggio alla storia dell’arte ceramica tedesca attraverso le opere delle Collezioni retrospettive e moderne del museo. Diversi sono già i pezzi esposti in maniera permanente nelle sale del MIC (Sala Europa – Sala 13) e parte si trovano nel grande patrimonio nascosto dei depositi, il museo nel museo.
In concomitanza al MIC verrà inaugurata la “La linea del tempo” un nuovo apparato didattico allestito al primo piano del museo racconta la storia delle civiltà ceramiche attraverso i pezzi del MIC, dal 3000 a.C. ai giorni nostri e verrà presentato “Fame Concreta” il podcast tematico sulle collezioni del MIC Faenza a cura di Martina Liverani che guida ad una visita al museo tra ceramica e cibo.
Alle 18 si passa all’ISIA Design & Comunicazione di Faenza (Corso Mazzini 93) per inaugurare due mostre: “Botanical Garden” con i progetti degli studenti ISIA realizzati nel corso di “Metodologia della Progettazione I” sul tema del giardino Zen (a cura di Silvia Cogo, Giovanni Ruggiero e Giorgio Francesco Calvi) e Work con 15 progetti di design ceramico degli studenti ISIA sulla reinvenzione dell’oggetto “vaso” in rapporto ad un diverso concetto di natura domestica, frutto del workshop tenuto dal noto designer Andrea Anastasio.
Alle 18:30 inaugurano a Palazzo Muky (piazza II Giugno) quattro mostre.
CIRCLE TIME a cura di Anty Pansera e di Muky, personale di Clara Garesio ideata in relazione alla Rotonda Rossi di Faenza. Arte e architettura stabiliscono un rapporto sinestetico che valorizza entrambe. Il fil rouge che unisce le opere esposte è rappresentato dalla comune matrice circolare: si tratta di ceramiche eseguite con varie tecniche e appartenenti a diversi periodi del percorso artistico di Garesio, con alcuni pezzi inediti appositamente realizzati per l’evento.
Poi il progetto di scultura ceramica Abscondita Veritas a cura della Galleria Honos Art di Roma.
La mostra ha come perno centrale un divano, Morfeo, elaborato con materiale di scarto di frammenti ceramici di Faenza, intorno al quale vengono posizionate diverse figure umane elaborate con terracotta e gres intercalate con altre sculture di diverso significato ma tutte in funzione di ridare vita e senso a ciò che comunemente viene considerato avanzo.
Sono nove gli artisti (Barbara Vistarini, Franco Ciuti, María De Andrés & Alfredo Aguilera, Sophie Aguilera, Nuria Torres, Massimo Luccioli, Paolo Porelli, Sabine Pagliarulo) che presentano un lavoro complesso per dare nuova identità e valore a forme che apparentemente hanno esaurito il proprio ciclo vitale rischiando l’accantonamento o la discarica. La pelle di Morfeo è costituita da frammenti di ceramica a voler sintetizzare un dramma ambientale e attraverso la sua catarsi indicare, dunque, un superamento e un riinizio.
Ancora una mostra della Korea Women Ceramist Association, con opere di ceramiste coreane e ancora, una installazione policroma e parole di Muky, e una mostra con lastre ceramiche e metalliche di Silvio Cattani. Nei giorni di Argillà Italia, da Muky inaugura anche la nuova sede del Faenza Art Ceramic Center, con la presentazione delle attività e corsi.
Alle 21 al Museo Carlo Zauli verrà presentato il catalogo e la mostra “Another Ceramic Brick in the Wall” di Luce Raggi. Artista irriverente e dal profilo già ampiamente internazionale, Luce Raggi è un ospite particolarmente significativo dell’appuntamento che il Museo Carlo Zauli dedica ai talenti del proprio territorio. La peculiarità di questo incontro è duplice: è legata, da un lato, alla caratteristica che ha il nostro museo – luogo di residenza per artisti. In questo senso Luce Raggi innesca un processo opposto, poichè espone al museo gli esiti della propria ampia e recente residenza a Jingdezhen, antica e gloriosa capitale cinese della ceramica.
Alle 22 la giornata si chiude in piazza della Libertà con Fair Balls performance di cottura ceramica di Emidio Galassi.