Il nome di Enrico Cirelli è molto noto dalle nostre parti, come docente universitario, certo, ma soprattutto per essere il coordinatore degli scavi archeologici nei siti di Rontana e Ceparano, condotti a partire dal 2007.
L’incontro di sabato 5 marzo sarà l’occasione anche per fare il punto sulle più recenti scoperte scaturite dagli scavi dei castelli medievali nel nostro Appennino faentino.
Il volume “Archeologia e cultura materiale nel Medioevo” ci consente di smentire la tradizione secondo la quale il Medioevo sarebbe stato un periodo drammatico per le società umane, caratterizzato da un impoverimento tecnologico e da un regresso nelle capacità produttive, con un ritorno a forme di insediamento e di organizzazione del lavoro confrontabili solo con la preistoria.
In che modo l’archeologia può aiutare a destituire di fondamento questa tradizione, fortemente radicata nella mentalità dei nostri contemporanei? Con la lettura di questo libro si propone una nuova interpretazione e un diverso punto di vista della cultura materiale e delle forme di produzione sviluppate durante il Medioevo. Vi sono differenze molto consistenti da una regione all’altra del territorio europeo e del Mediterraneo, ma tutto questo periodo è segnato da straordinarie nuove invenzioni e da piccole rivoluzioni tecnologiche.
Nel volume sono analizzate le forme e i sistemi di lavorazione necessari per realizzare gli oggetti e i prodotti della vita quotidiana, dal vasellame ceramico e ligneo al vetro per gli occhiali da vista, dalle straordinarie realizzazioni in metallo ai tessuti. Sono analizzati i diversi modi di rinvenimento e le tecniche di estrazione e gestione delle risorse minerarie, la trasmissione del sapere per l’invenzione di nuovi sistemi di scrittura e per la produzione del cibo, degli abiti in seta e degli oggetti in osso e avorio.
Enrico Cirelli: Ricercatore di Archeologia tardoantica e medievale presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà, sezione di Archeologia, Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna. Oltre alle indagini di Rontana e Ceparano, dirige gli scavi archeologici del sito di Stancja Bleck (Tar, Croazia).
Da novembre 2014 è ricercatore Alexander von Humboldt (advanced researcher) e Carl Friedrich von Siemens all’Università Ludwig Maximilian di Monaco.
Da febbraio 2014 ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale, come docente di seconda fascia (professore associato) in Archeologia.
Dal marzo 2012 è stato eletto membro del Consiglio Direttivo della Società degli Archeologi Medievisti Italiani (SAMI).