Una domenica ancora all’insegna delle occasioni. L’appuntamento è domenica 27 ottobre con il mercatino dell’usato “La Pulce nel Baule”. L’iniziativa, nel parcheggio del Pala De André a Ravenna, si tiene dalle 8 alle 18. La prossima data, prima della pausa, è il 17 novembre.

Per quanto riguarda il mercatino “gemello”, “La Pulce d’Acqua” (dalle 8.30 alle 18.30), in Darsena, nuove edizioni il 3 novembre e l’8 dicembre.

Dunque ci sono ancora occasioni per aggiudicarsi l’oggetto tanto ricercato, il pezzo mancante di una collezione e naturalmente per scoprire sorprese tra le tante bancarelle.

La tendenza legata al “vintage” è sempre più diffusa: si ama avere in casa articoli da collezione (spesso dal valore consistente) o semplicemente elementi di stile. Ad esempio, attualmente sono apprezzati gli oggetti high tech diffusi nel passato: dai giradischi (assieme ai vinile) alle macchine fotografiche analogiche. Sul fronte della fotografia è ricercatissima anche la “Diana-F” degli anni ‘60, ancora oggi diffusa e cult dell’analogico, capace di creare immagini dalle caratteristiche peculiari.

Dal punto di vista collezionistico interesse anche per i telefoni cellulari di un tempo, dagli anni ‘90.

La “Pulce nel Baule” inoltre vuole venire incontro agli espositori iscritti colpiti dalla recente alluvione: potranno esporre gratuitamente nelle prossime edizioni 2024 dei mercatini “La Pulce nel Baule” e “La Pulce d’Acqua”.

Le Mostre Mercato de “La Pulce” sono ormai da decenni diventate un appuntamento fisso, che consente a tutti di acquistare a prezzi contenutissimi libri, bijoux, oggettistica, abbigliamento, giochi e tanto altro. Anche su questo versante tante occasioni e pezzi rari.

Le Fiere sono anche aperte – a titolo gratuito – a tutte le associazioni di volontariato: le bancarelle contribuiscono quindi alla realizzazione dei vari obbiettivi sociali.

La filosofia delle Fiere de “La Pulce” è quella di unire al risparmio la cultura del riutilizzo, oggi di fondamentale importanza per arginare lo spreco di risorse, per tutelare l’ambiente e non da ultimo quale sostegno sociale.