Nella notte fra il 21 e 22 giugno del 2010 moriva improvvisamente Anna Rosa Gentilini, direttrice della Biblioteca Manfrediana dal 1983.
Profonda conoscitrice della storia culturale e sociale faentina, la sua scomparsa ha privato i familiari, gli amici e la città intera della sua presenza e del suo lavoro di studiosa.
Una vita durissima la sua, lacerata dal dolore e dalla sofferenza che non potevano non segnare anche la sua salute.
Sabato 26 giugno è in programma un appuntamento in ricordo di Anna Rosa Genitilini alla Bottega Bertaccini, a partire dalle 17.30.
“Con questo incontro intendiamo rivolgere un pensiero all’amica e rendere un omaggio alla studiosa”.
Carissima Anna
Le amiche e gli amici ricordano Anna Rosa Gentilini
Conversazione a molte voci
Interventi e testimonianze di Alessandro Montevecchi, Anna D’Onofrio, Claudio Casadio, Franco Paris, Gabriele Albonetti, Maria Gioia Tavoni, Rinaldo Fontana, Ruenza Santandrea, Thomas Casadei
Saluto di Massimo Isola (Sindaco di Faenza)
L’incontro si terrà all’aperto. Prenotazione obbligatoria al numero 0546 681712
ALCUNE NOTE DI MARIA GIOIA TAVONI
“ (…) Emerge in tutto il suo spessore il grande ruolo ricoperto da Anna nella vita culturale faentina. In primo luogo nella funzione di direttore della Biblioteca Comunale, che, nel corso degli anni, intese sempre più come servizio all’intera comunità cittadina. Quando, nel 1983, assunse tale incarico la Biblioteca faentina era da poco entrata in una fase di profondo rinnovamento, in cui venivano recepite le richieste di una maggiore e più diversificata offerta culturale provenienti da una società il cui livello di istruzione si era notevolmente innalzato. Anna seppe ben interpretare tali istanze, muovendosi simultaneamente in diversi ambiti. Proseguì la fase progettuale ed avviò quella esecutiva dei lavori di ristrutturazione dell’edificio, promosse l’apertura di nuovi servizi in grado di intercettare le mutate esigenze della società, sperimentò l’avvio dell’informatizzazione, incrementò il patrimonio librario mediante nuove acquisizioni, curò con maggiore attenzione la redazione del bollettino della Biblioteca che si iniziò a chiamare «Manfrediana», stimolò una feconda attività editoriale, unitamente alla realizzazione di mostre e convegni sul patrimonio culturale cittadino, fino alle più recenti “sfide” poste dalla globalità dell’informazione, dall’integrazione nella società multietnica e dal progetto di una grande biblioteca, in cui potere collocare tutto il patrimonio e svolgere più degnamente i servizi offerti dall’istituto (…)”.
Profonda conoscitrice della storia culturale e sociale faentina, la sua scomparsa ha privato i familiari, gli amici e la città intera della sua presenza e del suo lavoro di studiosa.
Una vita durissima la sua, lacerata dal dolore e dalla sofferenza che non potevano non segnare anche la sua salute.
Sabato 26 giugno è in programma un appuntamento in ricordo di Anna Rosa Genitilini alla Bottega Bertaccini, a partire dalle 17.30.
“Con questo incontro intendiamo rivolgere un pensiero all’amica e rendere un omaggio alla studiosa”.
Carissima Anna
Le amiche e gli amici ricordano Anna Rosa Gentilini
Conversazione a molte voci
Interventi e testimonianze di Alessandro Montevecchi, Anna D’Onofrio, Claudio Casadio, Franco Paris, Gabriele Albonetti, Maria Gioia Tavoni, Rinaldo Fontana, Ruenza Santandrea, Thomas Casadei
Saluto di Massimo Isola (Sindaco di Faenza)
L’incontro si terrà all’aperto. Prenotazione obbligatoria al numero 0546 681712
ALCUNE NOTE DI MARIA GIOIA TAVONI
“ (…) Emerge in tutto il suo spessore il grande ruolo ricoperto da Anna nella vita culturale faentina. In primo luogo nella funzione di direttore della Biblioteca Comunale, che, nel corso degli anni, intese sempre più come servizio all’intera comunità cittadina. Quando, nel 1983, assunse tale incarico la Biblioteca faentina era da poco entrata in una fase di profondo rinnovamento, in cui venivano recepite le richieste di una maggiore e più diversificata offerta culturale provenienti da una società il cui livello di istruzione si era notevolmente innalzato. Anna seppe ben interpretare tali istanze, muovendosi simultaneamente in diversi ambiti. Proseguì la fase progettuale ed avviò quella esecutiva dei lavori di ristrutturazione dell’edificio, promosse l’apertura di nuovi servizi in grado di intercettare le mutate esigenze della società, sperimentò l’avvio dell’informatizzazione, incrementò il patrimonio librario mediante nuove acquisizioni, curò con maggiore attenzione la redazione del bollettino della Biblioteca che si iniziò a chiamare «Manfrediana», stimolò una feconda attività editoriale, unitamente alla realizzazione di mostre e convegni sul patrimonio culturale cittadino, fino alle più recenti “sfide” poste dalla globalità dell’informazione, dall’integrazione nella società multietnica e dal progetto di una grande biblioteca, in cui potere collocare tutto il patrimonio e svolgere più degnamente i servizi offerti dall’istituto (…)”.
Anna Rosa Gentilini (Faenza, 16 luglio 1951 – 22 giugno 2010)
Nata a Faenza nel 1951, Anna Rosa Gentilini si era laureata in Lettere nel 1974, con Carlo Ginzburg, e diplomata in Archivistica e Paleografia diplomatica nel 1978. Nel 1979 assunse l’incarico di vicedirettrice della Biblioteca Comunale, divenendone poi direttrice nel 1983.
Nella sua attività, oltre ai tanti compiti istituzionali, ha svolto anche un intenso lavoro di ricerca e di studio, con la pubblicazione di circa 150 fra libri e articoli. Costanti e appassionati sono stati i suoi studi di bibliografia e di storia del libro, a partire dalla storica biblioteca dei Manfredi, Signori di Faenza, dispersa con una vendita a fine del Quattrocento, fino alla storia delle tipografie e degli editori faentini dal Cinquecento ad oggi.
Esperta delle edizioni di libri del Cinquecento, ha curato la pubblicazione di atti e studi su personalità che a Faenza hanno lasciato un segno, a partire da Fra Sabba da Castiglione e Dino Campana, e le bibliografie di Ennio Golfieri, Piero Zama, Giuseppe Bertoni e Bice Montuschi Simboli.