Nelle sedute di martedì 17 e lunedì 23 dicembre (per chi volesse vederle https://ravenna.consiglicloud.it/) il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2025/2027 e le delibere collegate “Approvazione nota di aggiornamento al documento unico di programmazione (D.u.p.) 2025/2027”, “Definizione della percentuale di copertura dei costi complessivi dei servizi a domanda individuale per l’esercizio 2025”, “Imposta municipale propria (Imu) – determinazione aliquote per l’anno 2025”, “Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico e di esposizione pubblicitaria e del canone del mercato” – legge 160/2019 – modifiche”.

Tutte le delibere hanno registrato 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 4 voti contrari (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna, La Pigna città forese e lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna – Polo civico popolare).

Sono stati anche votati e respinti 3 emendamenti (scaricabili dal link) presentati da Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna città forese e lidi, con 19 voti contrari (gruppi di maggioranza) e 4 voti a favore (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna, La Pigna città forese lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna – Polo civico popolare).

Per le delibere nelle loro linee generali, illustrate dall’assessora al Bilancio Livia Molducci e dall’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte, si rimanda al comunicato al link: https://bitly.cx/jGMnA

Sono intervenuti nella discussione: Marco Montanari (Pd), Veronica Verlicchi (La Pigna città forese e lidi), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), Andrea Vasi (Pri), Alberto Ancarani (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna), Alessandra Folli (Pd), Renald  Haxhibeku (Pd).

Il gruppo Pd ha evidenziato trattarsi di un bilancio che arriva a conclusione di una consiliatura ed è il frutto di scelte politiche fatte negli anni. Pertanto ne ha evidenziato, tra l’altro, la capacità progettuale, la solidità, la cospicuità del piano investimenti che coinvolge tutti i territori grazie ad una visione policentrica della città, l’attenzione ai servizi educativi e scolastici, il non aumento di tasse e imposte locali, la tutela delle fasce più deboli della popolazione.

Il gruppo La Pigna ha rimarcato la contrarietà alle scelte che il bilancio esprime soffermandosi sulla necessità di tagli a spese che, a suo avviso, sono improduttive e inutili come i finanziamenti a Ravenna Antica, i quali potrebbero essere impiegati per altri progetti culturali. Ha espresso critiche verso gli ambiti di intervento rilevando i ritardi nella realizzazione di opere pubbliche e sostenendo che il bene della città non risulti al centro degli obiettivi di governo.

Il gruppo Lista per Ravenna, ritenendo che la consiliatura si chiuda in anticipo per precisa responsabilità politica, ha rilevato tra gli altri gli aumenti della Tari degli ultimi tre anni, la scarsa qualità dei servizi, i danni all’ambiente derivanti dalle compensazioni, la presenza di autovelox irregolari, l’inadeguato utilizzo della tassa di soggiorno e, in generale, il mancato miglioramento della qualità della vita delle famiglie nonostante la disponibilità economica dell’Ente.

Il gruppo Partito repubblicano italiano ha evidenziato l’importanza del documento contabile sostenendo la validità delle scelte che vi sono contenute e che vanno dai tanti investimenti importanti sulle infrastrutture e la mobilità dolce fino alla sicurezza, dalla qualità dei servizi scolastici e dell’infanzia a quelli culturali, ritenendosi soddisfatto per quanto è stato realizzato in generale e soprattutto nel forese sud e riconoscendo gli innegabili meriti all’amministrazione comunale.

Il gruppo Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna si è soffermato sulla condizione generale della città alla conclusione delle consiliature de Pascale sostenendo che sia peggiorata; ha, tra gli altri, rilevato l’aumento delle tasse negli anni, gli svantaggi che deriveranno per i cittadini dalla tariffa puntuale, i disastri del trasporto pubblico locale e nessun miglioramento sulla vita quotidiana dei ravennati.