Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato la controdeduzione e la variante al Rue e al Rue Piano dell’arenile, beni demaniali e comunali, già adottata con delibera di consiglio lo scorso 25 settembre.
Ha illustrato l’atto l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte.
Le controdeduzioni, gli elaborati e la delibera nel suo complesso sono stati approvati con 21 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, gruppo Misto e Ravenna in Comune) 3 voti contrari (Lega nord), 3 astenuti (Forza Italia, La Pigna, Lista per Ravenna).
L’assessora Del Conte ha spiegato che la variante si inserisce nella revisione generale degli strumenti urbanistici che l’amministrazione sta portando avanti e che si è resa necessaria per adeguare il RUE e il RUE Piano dell’Arenile con lo scopo di promuovere la valorizzazione di alcuni beni comunali e demaniali. Ha altresì rappresentato che nel periodo di deposito della Variante, cioè dal 17 ottobre al 15 dicembre 2018 non sono pervenute osservazioni.
E’ stato recepito il parere del Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina che ha comportato piccole modifiche, illustrate ed affrontate nella commissione assetto del territorio del 3 dicembre. La variante è stata introdotta con l’obiettivo di fornire linee chiare, fugando il campo da ambiguità pur ribadendo la presenza dei vincoli.
Nello specifico si tratta, nell’ambito di un’intesa tra l’Agenzia del demanio, il Comune di Ravenna e la Provincia di Ravenna, della promozione di un Programma Unitario di Valorizzazione Territoriale (PUVaT) di immobili pubblici che sono ubicati sul territorio di Ravenna non più utili per fini istituzionali; pertanto, nel solco di un nuovo filone di attività avviato dall’Agenzia del Demanio, definito “Progetti a Rete”, per la rigenerazione e il riuso del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e di altri Enti, in cui rientrano tra gli altri i progetti “Fari, Torri ed Edifici Costieri” e “Cammini e Percorsi” si rendono necessarie modifiche all’immobile “Ex Colonia ONFA” a Punta Marina Terme, compendio immobiliare statale costituito da un fabbricato e relative pertinenze esterne, che rientra nel progetto “Fari, Torri ed Edifici Costieri”, al fine di poter essere valorizzata a scopi turistico ricettivi e culturali; al “Bunker 24, 25 e 27 e Denti di drago” a Punta Marina Terme, fortificazioni militari della seconda guerra mondiale di proprietà statale in via di dismissione da parte del ministero della Difesa, per il loro inserimento nei progetti di valorizzazione demaniale;“Ex caserma carabinieri” Lido di Dante, non più in uso e in stato di abbandono, di recente diventata di competenza del Comune per rendere più appetibile l’area e gli edifici esistenti per la futura riqualificazione e il superamento dell’attuale stato di abbandono.
Nell’ambito del Piano dell’arenile si è resa necessaria una modifica per adeguare il piano al nuovo stato di fatto di proprietario dell’ex Bagno militare di Marina di Ravenna, passato dal demanio militare a quello marittimo. La variante normativa comprende inoltre l’inserimento di una specificazione del già previsto uso relativo al benessere nelle “Aree polivalenti” fra i cui usi possibili sono inserite anche “attività rivolte a portatori di disabilità”.
Per quanto riguarda Palazzo Grossi l’assessora Del Conte ha affermato di aver posto in essere la linea politica dell’amministrazione che va nella direzione della valorizzazione del bene senza sottrarlo alla fruizione della comunità.
Sono intervenuti: Marco Maiolini (gruppo Misto), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Marco Turchetti (Pd), Massimiliano Alberghini (Lega nord), Daniele Perini (Ama Ravenna).
Il gruppo misto ha dichiarato di essere favorevole alla variante e di essere soddisfatto dell’accoglimento di alcune osservazioni tese a sciogliere delle iniziali perplessità.
Il gruppo Lista per Ravenna, dopo aver chiesto chiarimenti in merito al parere dei carabinieri forestali, ha ribadito la propria diffidenza sugli obiettivi e i dubbi sulla praticabilità del recupero di Palazzo Grossi.
Il gruppo Pd si è detto soddisfatto del lavoro svolto, sottolineando che la variante trova soluzioni ad elementi critici più volte e da più parti evidenziati, nell’intento di declinare tutela ambientale e valorizzazione turistica.
Il gruppo Lega nord ha dichiarato voto contrario manifestando mancanza di fiducia e scetticismo verso le finalità che si prefigge la variante.
Il gruppo Ama Ravenna ha affermato trattarsi di una variante molto importante per la rigenerazione di aree demaniali che meritano di essere valorizzate.