Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha approvato la delibera, e la sua immediata eseguibilità, “Valutazione in merito alla variante all’elaborato Poc 13 ricognizione vincoli espropriativi e dichiarazioni di pubblica utilità del Poc ai sensi dell’art. 52-quinquies, comma 2, del D.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e ss.mm.ii, finalizzata al rilascio dell’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di metanodotto Ravenna-Chieti rifacimento del tratto Ravenna-Jesi dn 650 (26”) dp 75 bar ed opere connesse di interesse nazionale, (tratto all’interno del comune di Ravenna), con accertamento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità con urgenza ed indifferibilità dell’opera”. La delibera è stata approvata con la seguente votazione: 26 voti favorevoli (Pd, Italia Viva, Sinistra per Ravenna, Pri, Ama Ravenna, Art.1-Mdp, Forza Italia, Lista per Ravenna, Lega Nord, CambieRà, La Pigna), 3 astenuti (Marco Maiolini ed Emanuele Panizza del gruppo Misto, Massimo Manzoli di Ravenna in Comune).
A presentare la delibera è stata l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte chiarendo che si tratta della terza di una serie di delibere aventi ad oggetto il nuovo progetto di ammodernamento dell’esistente rete di trasporto del gas naturale che collega Ravenna al centro Italia. La delibera riguarda l’ultimo tratto di raccordo che da Gambellara arriva fino al Comune di Cervia, per una lunghezza pari a 11,385 km, attraversando aree di grande pregio naturalistico, come Ortazzo e Ortazzino. La realizzazione del nuovo impianto oltre a mettere in sicurezza il metanodotto, che da Jesi proseguirà poi fino a Chieti, prevede la rimozione delle opere che causano un forte impatto paesaggistico come nel caso delle zone attraversate dai fiumi. Le infrastrutture interrate nelle aree più delicate verranno inertizzate mentre il nuovo tracciato verrà posizionato su una linea parallela all’E-45 e alla via Dismano, in modo non visibile sul territorio e senza impatti sulle coltivazioni.
Sono intervenuti nel dibattito: Marco Maiolini (gruppo Misto), Lorenzo Margotti (Pd), Daniele Perini (Ama Ravenna).
Il gruppo Misto ha evidenziato la mancanza di strumenti tecnici per verificare che questo tratto di metanodotto possa essere in condizioni tali da non dover essere sostituito.
Il gruppo Pd ha sottolineato l’importanza della delibera che servirà a riqualificare l’infrastruttura con benefici per l’intera zona naturalistica attraversata dall’attuale tracciato.
Il gruppo Ama Ravenna ha spiegato che ridisegnando il percorso saranno tutelate le aree pregiate della città.