Nella seduta di venerdì 26 febbraio il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la mozione ‘Tari, attività commerciali’, presentata inizialmente dalla Lega, poi emendata e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, per chiedere l’impegno da parte del sindaco e della giunta a farsi portavoce nei confronti di Hera e Atesir per azzerare o ridurre la quota della parte fissa di competenza dei titolari delle attività commerciali rimaste sospese in seguito alle misure del Governo per limitare la diffusione della pandemia da Covid.
La Tari è una imposta che finanzia i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e la sua riscossione è di competenza comunale. Ci sono state però attività che a causa delle misure emergenziali per limitare la diffusione della pandemia sono rimaste chiuse (totalmente o parzialmente) che hanno prodotto minori o addirittura alcun rifiuto.