Le consigliere regionali Manuela Rontini e Lia Montalti esprimono delusione e grande preoccupazione in merito all’astensione della destra sull’ordine del giorno concernente i territori colpiti dall’alluvione, che semplicemente chiedeva di continuare a sollecitare il Governo nazionale perché riconosca il pieno rimborso dei beni mobili alluvionati, presenti nelle abitazioni private e nelle loro pertinenze a maggio 2023. Rimborso impossibile fino a quando non verranno modificate le norme, volute da Meloni, che inquadrano i fenomeni calamitosi e dettano le disposizioni per la ricostruzione.
“In questo momento cruciale – affermano congiuntamente le consigliere Pd – ci saremmo aspettate un impegno solidale da parte di tutte le forze politiche. L’astensione di alcuni partiti, più impegnati a difendere gli equilibri di Governo che le popolazioni alluvionate, ci delude e non è utile a costruire quel clima di unità che, come abbiamo chiesto più volte, sarebbe necessario per affrontare con successo l’emergenza”.
L’urgenza di un’azione coordinata che vada oltre le divisioni politiche è ancor più evidente alla luce dei risultati emersi dal rapporto tecnico della Commissione tecnico-scientifica voluta dalla Regione. Tale studio ha rilevato che l’alluvione che ha colpito la Romagna costituisce un evento senza precedenti nel passato: 23 fiumi esondati contemporaneamente, con un volume di esondazione stimato in circa 350 milioni di metri cubi, pari a 11 volte la capacità della diga di Ridracoli; 65.598 frane che coprono complessivamente un’area di 72,21 km2.
“Di fronte a eventi di questa portata, è fondamentale l’unità politica di tutti gli enti e le forze in campo, e la solidarietà verso i cittadini e le cittadine coinvolti: persone che hanno perso tantissimo, in alcuni casi tutto. Riteniamo doveroso il rimborso integrale dei beni mobili, per dare modo alle popolazioni colpite di poter ricostruire la propria vita. Chiediamo un impegno totale per correggere le disparità e garantire quel completo rimborso dei danni, fino ad ora solo promesso. E continueremo a farlo finché non verranno modificate leggi e ordinanze” concludono Rontini e Montalti.